Era attesa, la pianista moscovita (classe 2003) selezionata da Yuri Bashmet per il 'Prize 2017 dell'Elbafestival, oltre che per la giovanissima età anche per i riconoscimenti e premi già collezionati.
Dopo il quintetto per pianoforte ed archi di Schubert “La Trota” (così chiamato-come ci ricorda Valery Voskobojnikov nel programma di sala-perchè il compositore utilizzo nell' Andantino il suo Lied omonimo come tema per le variazioni) è stata la volta di Ekaterina con tre brevi sonate del clavicembalista barocco Domenico Scarlatti, eseguite con determinazione e servite indubbiamente a sciogliere la mano per la bella esecuzione successiva. La sicurezza e la grazia con cui la giovane pianista ha infatti affrontato (senza spartito) la ballata per pianoforte n. 1 in Sol minore di F. Chopin, comprese le sezioni del brano tecnicamente assai impegnative, ha infatti emozionato il pubblico del Vigilanti che ha tributato con calorosi applausi il proprio apprezzamento per quella che sarà senza dubbio una fulgida carriera di musicista.
Avanti la conclusione della serata con il Quintetto per pianoforte ed archi n.2 Op 81 di A. Dvoràk, George Edelman, Yuri Bashmet e la vicepresidente dell' Associazione 'Amici del Festival' Michaela Boano, hanno poi consegnato alla brava interprete la borsa di studio con la quale, ogni anno da 14 anni, l' Associazione elbana premia i giovani talenti individuati dalla direzione artistica del Festival. Una meritevole iniziativa che- come ha ricordato la Boano- si affianca a molte altre durante l' anno, concerti e didattica, per far conoscere e valorizzare anche nelle scuole, l' arte che rallegra della Musa Euterpe.
CR