Prendo spunto da quanto scritto da Cecilia Pacini circa la necessità di “fare cultura”, esigenza pressante del turista moderno.
E' ciò che prevedevo in un'intervista alla “Nazione” nel 1967 quando creai il crocevia di noti artisti internazionali provenienti da tutto il mondo quali il tedesco Emile Schumaker, il russo Lasar Galpern, vari amici di Chagall e numerosi artisti americani ed europei che mi aiutarono ad esporre per la prima volta all'Elba l'arte moderna (vedi articoli di Alfonso Preziosi sul corriere elbano).
Questo International Art Center ha ospitato migliaia di turisti per oltre 50 anni ed è a tutt'oggi il solo luogo d'arte e cultura aperto regolarmente al pubblico.
Si è dedicato ai pazienti della psichiatria elbana e costituisce anche un possibile luogo di aggregazione per gli anziani.
Il Centro d'Arte, con i suoi monumenti, è uno dei più fotografati all'Isola dalle migliaia di turisti che ogni anno vengono a scoprire e a fare esperienze d'arte.
Sono tutti così gioiosamente sorpresi dal luogo come “un'Isola nell'Isola” e quasi tutti lasciano pensieri e frasi commoventi (vedi la “pila” dei “libri degli ospiti” ).
In questo luogo a spese mie per più di 50 anni ho organizzato circa 350 serate con conferenze sui più svariati argomenti, dall'arte alla scienza.
Tanti turisti hanno anche usufruito dei laboratori sperimentali soprattutto per realizzare ceramiche con materiali elbani oppure per un'esperienza di ceramica “veloce” con la tecnica Raku.
Ho decorato l'Isola con decine e decine di interventi d'Arte negli otto comuni (secondo esempio dopo quelli all'Isola di Lanzarote decorata da César Manrique con l'appoggio del governatore dell'Isola. (Vedi “Isola d'Elba un Museo diffuso di Arte Contemporanea all'aria aperta – G.Mondadori, 2013) Lanzarote è un delle mete più frequentate con voli settimanali da tutta Europa.
Per primo ho scoperto le opere di Klee all'Elba che venivano esaltate dal prof. Alfonso Preziosi con prime pagine intere sul Corriere elbano.
Tengo a sottolineare che il “Portoferraio” di Klee lo scoprii a Stoccarda e me lo feci fotografare da un'amica in casa di una vecchietta che volle 150 mila lire, poi giustamente è stato diffuso nelle mostre dell'Isola.
Ho fatto conoscere anche Giorgio De Chirico che tanto amava l'Elba e che avrebbe comprato la pineta di Magazzini se non fosse stato dissuaso dalla gente del posto con una falsa minaccia di infestazione di serpi.
Ho donato 20 tele di grandi dimensioni con la vita di Cristo alla Diocesi di Massa Marittima da cui dipende la Chiesa di San Gaetano a Marina di Campo, oggi divenuta un Museo d'Arte Sacra.
Ho accennato in sintesi le cose principali fatte all'Elba e per l'Elba in una vita a lei dedicata senza aver mai avuto un grazie da nessuno ma spesso con molte delusioni.
Questi monumenti dell'Elba, in armonia con la sua rigogliosa natura, sono stati esaltati nei vari libri pubblicati in Italia e all' estero comprese le pubblicazioni sugli aerei.
Per non dire che nelle mie varie mostre, in Italia e all'estero, ho sempre parlato dell'Elba, vedi la mostra itinerante di Napoleone che da Waterloo attraversò varie città fino a Portoferraio. Non mi sembra poco tutto ciò per un figlio di disoccupato e poi solo insegnante nelle scuole statali, senza sostegni economici di nessun genere.
A questa età rifletto, guardo in silenzio tutte queste opere e vedo partire con me lo storico e unico luogo dell'Art Center che quotidianamente ha fatto cultura sull'Isola.
Andrebbe salvato come tanti hanno detto, soprattutto gli amanti appassionati della propria terra come il prof. Alfonso Preziosi che ha anche creato la sezione di Italia Nostra dell'Isola.
A parer mio questo unico luogo dedicato all'arte e alla cultura potrebbe continuare una vera e propria scuola di arte e ceramica (che non esiste all'Elba) e costituire anche un luogo di intrattenimento alternativo per turisti e residenti (anche piccoli paesi come Montemurlo anno una scuola d'arte). E perché di ciò non se ne interessano la Gestione Associata o altre associazioni che promuovono l'Elba?
Io credo che ancora dopo oltre mezzo secolo di turismo manchi questa “cultura della cultura”.
E' doveroso però riconoscere che il Comune di Portoferraio ha recentemente accolto l'idea di un Museo di Arte moderna, con opere da me donate e sostenuto da generosi mecenati di Torino, per iniziare al Falcone ( con una piccola sezione di ceramiche) un percorso che, con adeguati spazi già previsti e da prevedere, possa ospitare le future donazioni mie e di opere di artisti internazionali e offrire ai giovani e ai turisti europei anche una visione moderna della realtà culturale elbana.
Mi auguro che anche Italia Nostra, che tanto sta facendo per sostenere la cultura e l'arte all'Elba, possa prendere in giusta considerazione anche le mie opere e il mio operato di oltre 50 anni sull'Isola.
Italo Bolano
Nelle foto:
- La targa di nascita dell' International Art Center di San Martino
- “Città su due colline” di Paul Klee
- La prima sezione del Museo d'Arte moderna al Falcone