L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860)
VOTAZIONE
Domenica 30 ottobre 1859 avviene la votazione per la formazione del consiglio comunale di Portoferraio attraverso il metodo della elezione che sostituisce quello della estrazione a sorte da una borsa (metodo dell’imborsazione).
E’ la prima volta che accade e accade anche in tutta la Toscana secondo e come prescritto dalla legge.
Molte cose da allora si sono ripetute eguali come la votazione durante il giorno di domenica e l’esposizione al seggio della lista dei candidati che all’epoca non era legata ad un partito come oggi noi intendiamo ma all’appartenenza al corpo elettorale così come definito dalla legge: non era una votazione a suffragio universale.
A chi la legge aveva riconosciuto il diritto di poter appartenere alla lista degli elettori la stessa legge dava anche il diritto di poter essere eletto.
L’elettore era anche eleggibile.
L’identificazione dell’elettore all’epoca avveniva tramite il Biglietto d’Ammissione una sorta dell’odierno certificato elettorale.
A Portoferraio l’evento storico è documentato dal verbale dell’adunanza manoscritto subito dopo la fine della votazione.
“Gonfaloniere di Portoferraio
Verbale dell’Adunanza Elettorale del comune di Portoferraio del dì 30 e 31 ottobre 1859.
Si è aperta l’adunanza pubblica per ricevere dagli Elettori le schede la mattina del presente ottobre 1859, giorno di Domenica alle ore 8 precise, regnando SM Vittorio Emanuele.
Sono presenti il Sig Dott Fabio Squarci Gonfaloniere, Presidente,ed i Sig.ri Giovanni Traditi e Pasquale Calderini, Assessori, e Dott Aristide Lorenzini, Attuario. Nella Sala Comunitativa ove è il seggio adunato sono esposte al Pubblico le Liste purificate degli Elettori e degli Eleggibili e la notificazione a stampa del dì 18 ottobre cadente, colla quale gli Elettori furono invitati a rendere in questo giorno il loro voto per la elezione del Consiglio Comunale di questa Città.
Pervennero in tempo utile al Seggio Elettorale n. 71 schede sigillate, tutte regolari a forma della Legge, mediante l’adempimento delle solennità prescritte e attese considerate efficaci. Previa la ( ) della rispettiva busta, furono tutte dagli Assessori depositate nell’urna elettorale insieme alla schede che di mano in mano vennero in essa deposte personalmente dagli Elettori che dalle ore otto antimeridiane fino alle ore due pomeridiane di questo giorno sim presentavano regolarmente davanti al seggio,il quale constata l’identità della persona mediante la presentazione del Biglietto d’Ammissione che in tempo debito, era stato distribuito a cura del Municipio ad ogni singolo elettore.
Al ritorno delle ore due pomeridiane, dopo aveva il Seggio verificato sulle liste alfabetiche degli Elettori essere state presentate e depositate dagli Elettori medesimi nell’urna elettorale numero trecentotrenta schede, comprese le settantuno pervenute sigillate, fu assicurata mediante sigillazione per ogni lato l’urna medesima e fu sospesa l’adunanza e rimesso lo scrutinio alle ore cinque pomeridiane di questo stesso giorno.
Ad ( ) la chiave dell’urna fu custodita dal Sig Gonfaloniere ed il sigillo affidato all’Assessore Giovanni Traditi…”
(Atti relativi alla formazione delle liste elettorali comunali e risultato delle lezioni anni 1860-1864. Filza 58: Adunanze comunali tenute nell’ottobre e nel novembre 1859 per l’elezione dei consiglieri per l’anno 1860)
Marcello Camici