L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA A LL’ELBA (1859-1860)
Il primo novembre 1859 il governo della Toscana emana un decreto col quale convoca una seconda adunanza del l’assemblea dei rappresentanti della Toscana che si era aperta 11 agosto 1859 e che il 20 agosto 1859 era terminata ma non chiusa:era stata prorogata fino a nuova convocazione.
In questa prima adunanza dell’agosto 1859, l’assemblea aveva dichiarato decaduta la dinastia Asburgo Lorenese e non più restaurabile e la proposta per l’annessione al regno sardo stata approvata all’unanimità.
Uno dei due deputati che rappresentavano l’Elba, Gorgio Manganaro (l’altro Giobatta Gemelli) era intervenuto attivamente nelle discussioni come risulta dai verbali.
Questo il decreto per la convocazione della seconda adunanza dell’assemblea toscana:
“REGNANDO SUA MAESTA VITTORIO EMANUELE II
Il Governo della Toscana decreta:
Art 1 L’Assemblea dei rappresentanti della Toscana è convocata pel giorno sette del corrente mese di Novembre
Art 2 Il ministro dell’Interno è incaricato della esecuzione del presente decreto Dato in Firenze il primo novembre milleottocentocinquantanove
Il presidente del Consiglio dei ministri e ministro dell’Interno
B. RICASOLI
Il ministro della istruzione pubblica e ministro interino degli affari esteri
C. RIDOLFI
Il ministro di giustizia e grazia
E POGGI
Il ministro delle finanze,del commercio e dei lavori pubblici
R BUSACCA
Il ministro degli affari ecclesiastici
V SALVAGNOLI
Il ministro della guerra
R CADORNA
Il segretario generale del Governo della Toscana
CELESTINO BIANCHI”
La convocazione dell’assemblea dei rappresentanti (la seconda, essendo la prima avvenuta nell’agosto
dello stesso anno 1859) fa sì che si possa avere l’apertura della prima seduta il 7 novembre. Bettino Ricasoli si presenta politicamente rafforzato dopo il successo avuto nelle elezioni delle rappresentanze comunali. Nel suo messaggio all’assemblea parla di riorganizzazione della Toscana che deve essere tesa all’unione col Re Eletto, SM Vittorio Emanuele II, e propone di nominare Eugenio di Savoia a reggente della Toscana. La proposta è approvata all’unanimità meno un voto.
Marcello Camici