Per noi tutte le mostre di Italo Bolano hanno il “sapore” e i colori della nostra Isola.
Quale migliore pubblicità se attraverso l’arte si possono trasmettere le sensazioni e la magia dell’Elba?
Italo Bolano, come diceva Gaspare Barbiellini Amidei, “… è nato all’Elba, l’Elba ha rappresentato ed elbano è rimasto”.
Il nostro artista parla ampiamente di un’isola vissuta e penetrata quotidianamente con la sua sensibilità e il poeta Mario Luzi, nel presentare Bolano nel testo “Essere Isola” diceva che Bolano “… quando parla di sé e della sua vicenda come di un’isola non fa un paragone ma confessa una immedesimazione. …”
Nel riguardare il lavoro svolto assieme al poeta si nota molto spesso l’isola stessa come nell’ acquerello dal titolo “Libertà: verso l’Elba!”. Questo, firmato e titolato anche dal poeta stesso, potrebbe diventare un vero manifesto pubblicitario per la nostra Isola, ma certo che questi contenuti qui sfuggono facilmente.
E l’Elba torna poi nei quadri storici di Napoleone.
Instancabile lavoratore di giorno e di notte, Bolano continua la sua affannosa ricerca verso una sua verità terrena e cosmica.
Una pittura drammatica che esprime tutto il suo tormento della lunga vita vissuta e sofferta; malgrado sia da poco entrato nell’ottantatreesimo anno infatti, ancora il suo motto è: “L’uomo vale per quello che fa e non per quello che dice”… e oggi in Italia e nella sua Isola italiana si parla molto e si concretizza poco.
A questo pensiero il nostro infaticabile artista è ormai triste ed è convinto, anche girando il mondo, che l’uomo vada a finire e riporta spesso una frase di Einstein che dice “ … l’uomo avrà grandi progressi dalla scienza ma in futuro saranno tutti idioti”.
Nel conoscere Bolano si scopre che negli ultimi anni che consuma sull’Isola il suo essere è sempre più pessimista tanto che dice: “Non mi dispiace lasciare l’uomo ma i meravigliosi colori che mi circondano”.
Bene, ci piace ricordare alcune delle principali mostre organizzate quest’anno in Italia e all’estero.
Partendo dalla Sala d’oro di Dongo (lago di Como) si è trovato a rappresentare la migliore pittura toscana in uno scambio culturale Italia-Cina.
Quindi ha partecipato ad una collettiva a Londra con la Galleria Mentana di Firenze, ha avuto una mostra a Dubai dove è stato selezionato per una seconda mostra per la quale la galleria Fine Arts lo ha indicato come uno dei principali artisti italiani.
C’è da notare inoltre che, dopo aver molto lavorato nell’hotel Hermitage di Portoferraio, creando anche grandi ceramiche pavimentali, su richiesta del Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, ha dipinto un ritratto di Napoleone e un Leopoldo Secondo che sarà collocato nel Palazzo del Consiglio in occasione della festa della Regione Toscana.
Su richiesta di un gallerista di Torino, Bolano ha realizzato un ritratto in ricordo di Aldo Agroppi, famoso giocatore e allenatore del Torino e originario di Piombino – dove ancora abita- nel quale si è particolarmente immedesimato per avere avuto nel passato grandi depressioni.
Ha appena concluso sei opere che saranno esposte in gennaio in una grande collettiva di artisti italiani in un ampio spazio allestito vicino alla Porta di Brandeburgo a Berlino.
In fine Bolano sta lavorando per terminare il Museo Internazionale di arte moderna –sezione ceramiche – al Forte Falcone.
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