Auschwitz, Birkenau.. come ho scritto sulla mia pagina facebook: bisogna vedere per capire quel che è stato! Stancante(22 ore di treno circa), stressante, terribilmente emozionante.. sono solo tre aggettivi che descrivono senza ombra di dubbio la mia esperienza.Non importa sapere la lingua per capire cosa c’è scritto su quei cartelli! In ogni angolo dei campi di concentramento si può leggere una parola, non la vedete? C’è scritto grosso come una casa : MORTE!! Perché è questo quel che senti dopo aver vissuto un’esperienza del genere.. colpa, perché infondo anche noi abbiamo contribuito in buona parte alla shoah; tristezza.. tanti di quei bambini sono stati strappati alle loro madri; responsabilità.. la battaglia per la memoria dobbiamo portarla avanti noi. Partecipando a questo “viaggio istruttivo” siamo diventati, come hanno molte volte ribadito i sopravvissuti, testimoni di una strage che può ancora accadere e che va evitata. Forni crematori, edifici in muratura e in legno,foto, documentari sono solo una piccola parte di quel che abbiamo visto e sono certamente alcuni dei ricordi che vivono impressi nella mia testa, oggi. A distanza di una settimana dal nostro rientro possiamo ancora sentire il freddo e il gelo che,nel nostro cuore avevano preso il sopravvento.. non erano però dovuti alla neve che cadeva, bensì ad un misto di emozioni difficili da descrivere a parole! Vi erano varie foto dei sopravvissuti.. magri..molto magri, come si dice oggi “pelle e ossa”, che ci forniscono l’immagine dell’orrore che queste povere persone hanno dovuto vivere in un campo di sterminio..l’essere considerati ancor meno di animali, privati della dignità di essere umani! I bambini che increduli cercavano le loro mamme..ma esse erano sempre vive? La paura e il terrore di essere rimasti soli al mondo si leggeva sulle loro facce mentre un piccolo sorriso, per la liberazione, si faceva strada sul volto di molti nonostante la sofferenza. Per molti oggi quel freddo e quella solitudine sono solamente un ricordo vivo ma lontano.. perché come dicono le sorelle Bucci e Marcello Martini: “il calore dei giovani, che ci vogliono così bene, ci riscalda il cuore”! Sono immensamente grata a chi mi ha dato la possibilità di vivere quest’esperienza e certamente ne è valsa la pena.. Ne è valsa la pena perché ho capito, ho sentito e ho provato emozioni che su un libro di testo è impossibile comprendere. Adesso, mentre riguardo le foto che documentano ciò che è stato, sorridendo penso..”loro si sono sacrificati per noi, perché ciò non si ripeta.. il minimo che posso fare è darne testimonianza:PER NON DIMENTICARE MAI”