Ancora per qualche giorno la piazzetta centrale di Marciana, quella della Gogna, è trasformata in palcoscenico naturale per accogliere due artiste e le loro fantasiose creazioni.
Belinda Biancotti e Chiara Giannini Mannarà, due artiste molto diverse, entrambe pittrici, in un inatteso dialogo felice e vivace, animano ogni giorno la piccola piazza e le loro esposizioni inventandosi qualche novo gioco o espediente.
Sessioni di pittura en plein air, disegni, ritratti, laboratori per i più piccoli, maschere teatrali, cene condivise e tante altre curiose invenzioni per condividere la loro esplosiva fantasia con la comunità locale.
Due mostre differenti, per stile, colori, e forma, ma che condividono la stessa profonda indagine dell’essere umano, mostrandone diversi aspetti.
Gli orari delle mostre sono i seguenti:
Aperte tutti i giorni
Mattina: 10.00 - 13.00
Pomeriggio/sera: 17.00 - 23.00
Il bue bianco | Chiara Giannini Mannarà
Esiste un legame profondo tra umanità e natura, una dualità primordiale ed istintiva. La Natura diviene la trasposizione e la manifestazione più intima dell’animo umano, come totem la sua presenza accompagna il viaggio femminile che viene raccontato e reinterpretato attraverso un’ antica memoria letteraria.
Antichi miti e leggende della nostra tradizione classica convivono con elementi appartenenti ad una simbologia contemporanea e globalizzata contrapponendosi ma allo stesso tesso tempo fondendosi nella tela in un unico e rinnovato significato.
Chiara Giannini Mannarà è nata nel 1980. Vive e lavora a Massa Carrara, in Toscana. Nel 1999 ha conseguito il diploma in graphic design presso l’Istituto Statale d’Arte F. Palma (MS). Nel 2003, dopo aver terminato l’Isia (arti grafiche), ha iniziato a lavorare come freelance nella grafica editoriale e ha continuato la sua formazione come illustratrice per l’editoria. Nel 2006 diventa Visual Merchandising per una multinazionale che opera nel settore dell’abbigliamento, sviluppando tecniche di esposizione e marketing aziendale. Designer e illustratrice nel corso degli anni approfondisce i suoi studi in arte terapia e psicologia ed è ciò che si può osservare nei suoi dipinti, “raccontando una storia” attraverso un ricordo molto antico che viene remixato e ritorna in vita. L’intera ricerca artistica è focalizzata sul mondo femminile. Le passioni, le paure, le ossessioni, le contraddizioni di una società moderna a volte vengono brutalmente riflesse a volte passano solo attraverso le rappresentazioni dell’artista dove protagoniste assolute sono le donne immerse e sospese in spazi che non hanno tempo ma che evocano una dimensione onirica.
Raccontami una storia | Belinda Biancotti
Sono un’umanista convinta, il mio è un viaggio alla ricerca dei tesori nascosti in chi mi circonda. Ad attrarre la mia attenzione può essere talvolta un naso, o il suono di una risata, o anche una frase durante un dialogo buttata lì per caso dove il caso non esiste. Un gesto, un fugace pensiero, un ricordo sopito, un oggetto dimenticato su uno scaffale, le conchiglie raccolte sulla spiaggia in inverno, un libro che ha tracciato un solco….tutto diventa importante. Cosa ci si può costruire adesso, cos’altro ha da dichiarare oltre il primo impatto?
Dall’incontenibile voglia di dirlo anche agli altri che non lo sanno, che non lo hanno visto, prende il via un racconto diverso da ciò che normalmente è percepibile.
Quel sentimento che non ha voce, esige espressione sulle mie tele.
Mi chiamo Belinda Biancotti e che io ricordi, dipingo e disegno da sempre.
Ad oggi mi reputo un’umanista convinta, è per questo che mi lascio travolgere dai miei modelli in quella che ormai è diventata una ricerca delle loro inclinazioni, dei loro sogni, e delle loro limitazioni. La scoperta dell’individuo mi esalta e mi completa.
Dipingo per portare alla luce il potenziale presente in ogni persona affinché diventi consapevole di avere in se stessa tutte le risorse per realizzare i propri sogni.