Dal 10 settembre al 17 settembre 2019 dalle 17 alle 23,inaugurazione martedì 10 settembre ore 17,locali PRO LOCO, Viale Regina Margherita12 a Marciana Marina
Due pittrici,due amiche con storie,percorsi e stili diversi che si incontrano e conoscono sull’Elba,arrivando in tempi diversi da luoghi diversi dove si sono stabilite e risiedono e che la magia dell’isola ha fatto incontrare
Condividendo la stessa forte passione per il luogo e per l’arte ora decidono di presentare al pubblico di Marciana Marina le opere nate dallo stesso amore per l’isola che, oltre aver donato loro la possibilità di vivere in un luogo d’incanto è stata il tramite della loro conoscenza e amicizia.
Antonella Avataneo
dipinge Isole del Sogno dal 2000,le chiama Ynis Wytrin ( isole di vetro) AVALON, l’isola che non c’è………
il desiderio del mare c’è da sempre e cresce mano a mano che gli anni passano, nel 2017,la svolta, la possibilità,ormai quasi insperata di realizzare il sogno…….. nel mezzo difficoltà grandi come la “tempesta perfetta”,ma con caparbietà,sacrificio e quella disperazione del naufrago che si aggrappa a un relitto che rappresenta tutti i dolori e le ferite di cui ancora non riesce a parlare,cicatrici dell’anima…...il relitto la porta alla sua “ Avalon” : l’Isola d’Elba
Dipinta molto prima di conoscerla,molto prima di vederla per la prima volta……..dipinta ora
nutrendosi con le sue luci,assaporandone i suoi profumi,accarezzando le sue acque marine e i suoi colori…….
Come ritornare a casa nella sua isola del sogno.
Le opere di Antonella sono presenti in collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero e acquisite da musei Italiani e stranieri.
Maria Giusi Canova tra sogno e surrealtà
Sogno, meditazione, ricerca è ciò che tento di perseguire e di proporre nei miei dipinti.
Cerco di prendere spunto dalle cose più semplici, dai ricordi a volte sommari e frammentati che poi, in qualche modo, si evolvono in idee con forme diverse, illogiche, surreali.
Le mie percezioni si rifugiano e si travestono in immagini simboliche che sono alla base del mio pensiero, liberandosi da qualsiasi controllo ragionato.
La mia priorità è riuscire a conciliare spazi e cose apparentemente estranei tra di loro. In questi spazi si delineano sempre o quasi una o più forme sferiche. La sfera, appunto, a volte impalpabile e trasparente.
Questa forma incarna il mio rapporto con la terra, la sfera su cui viviamo, un rapporto intenso ma con diverse sfumature.
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