È stato presentato ieri in occasione del quarto Festival “Parole O_Stili”, che quest’anno si è svolto con un’inedita edizione tecnologica grazie alla due giorni di dirette streaming, il "Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva", progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole che da 4 anni coinvolge professionisti della comunicazione, influencer, blogger, insegnanti, studenti, imprenditori accomunati dalla volontà di rendere la Rete un luogo virtuale rispettoso e civile.
Secondo le rilevazioni Swg diffuse da Parole O_Stili, per l’80% degli intervistati la comunicazione Social è caratterizzata da odio e menzogne: per gli intervistati ignoranza ed individualismo crescenti sono alla base dell’odio e della violenza in rete e ben il 91% riconosce il problema della violenza verbale sdoganata nel fare politica.
I Social si configurano quindi come megafono dei linguaggi violenti: gay (+15%) , migranti (+9%) ed ebrei (+12%) sono le categorie più colpite da parole ricche d’odio e violenza.
Il Manifesto della comunicazione non ostile si configura come una carta etica che elenca dieci princìpi utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete, incoraggiando comportamenti rispettosi e civili affinché la Rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti e dove le parole siano utilizzate e soprattutto scelte con maggior consapevolezza.
Parole O_Stili lavora con le scuole, le università, le imprese, le associazioni e le istituzioni nazionali e territoriali per diffondere le pratiche virtuose della comunicazione in Rete, e per promuovere una consapevolezza diffusa delle responsabilità individuali.
Per conoscere il progetto, leggere, scaricare o diffondere il manifesto
https://paroleostili.it/
https://paroleostili.it/scarica-il-manifesto/
https://youtu.be/QATKI1I-79Y