Valeria era una bambina di 12 anni che frequentava la prima media in un istituto di Milano. Adorava tutto ciò che riguarda le principesse, i loro magnifici vestiti, i loo gioielli ed il suo sogno più grande era diventare una di loro.
Un giorno, per premiarla di un ottimo voto ricevuto a scuola, gli zii le regalarono un vestito da sera azzurro, uguale a quello di Cenerentola. Non appena lo ebbe visto, la bambina decise che lo avrebbe indossato per la festa di compleanno che i suoi genitori avevano organizzato per lei nel più grande parco della città.
Arrivò quindi il giorno da lei tanto atteso.
Durante la festa, mentre parlava con le sue amiche, i suoi genitori spesso la chiamavano perché salutasse gli ospiti in arrivo. Valeria era davvero al culmine dell'eccitazione, forse anche un po' troppo... infatti, mentre girava tra gli invitati per salutarli, Valeria si convinse di aver visto passare un principe su un cavallo bianco. Stupefatta raccontò alle sue amiche ciò che aveva visto, ma loro le risposero che probabilmente si era con-fusa guardando con la coda dell'occhio la statua eque-stre dell'imperatore Caligola.
Valeria continuò a vedere, anzi a voler vedere il principe, e si suggestionò a tal punto che, oltre al principe, vide anche una bellissima fontana di cristallo. In realtà la fontana di cristallo era un semplice distributore di acqua, che per l'occasione era stato riempito con l'acqua di Chiara Ferragni, ma nessuno se la sentiva di dare contro a Valeria il giorno del suo compleanno. Intanto però attorno alla suddetta fontana di cristallo giocavano la sua sorella Gioia e le sue cuginette. Mentre giocavano ad acchiappino Gioia perse una scarpa. Valeria, che passava di lì proprio in quell'istante, si convinse che la scarpetta fosse quella di Cenerentola.
La raccolse subito da terra e quando la sorellina la reclamò dicendo che era sua, Valeria non le credette. Valeria era ormai tutta proiettata nel suo mondo immaginario.
Girando per il parco, si trovò davanti a un bellissimo castello.
Entrò dentro con aria altezzosa percorrendo il ponte levatoio. Esplorò corridoi pieni di quadri raffiguranti i suoi antenati. In realtà si trattava con una struttura di legno con scivoli e tunnel dove i bambini giocavano e i quadri altro non erano che i disegni che loro avevano fatto con le cere. Tuttavia fu sottratta dalle sue fantasticherie dalla voce della madre che la chiamava perché la aiutasse a servire il thè per gli ospiti.
La mamma serviva il thè con una bellissima teiera finemente decorata. Vedendo il vapore uscire dalla teiera, Valeria pensò che si trattasse del genio della lampada, e corse subito a chiedergli di esaudire il suo più grande desiderio: una corona d'oro, pietre preziose e diamanti.
La mamma cercò di farle capire che era una semplice teiera, e che al suo interno non c'era nessun genio, ma ancora una volta la bambina si rifiutò di crederle.
Delusa Valeria si allontanò da tutti.
Dopo averla cercata per un po', i suoi genitori finalmente la trovarono, e fattala salire su una carrozza elettrica, le diedero il loro regalo di compleanno: un viaggio fantastico dove lei incontrò le sue amate principesse che le regalarono una corona e per un giorno visse come una di loro.
A volte, anche se solo per poco tempo, i sogni diventano realtà.
Racconto breve scritto dal nostro club delle principesse: Emma Canestrelli, Alice Colli, Viola Mazzei