Oggi ricorre il centenario della nascita di Salvo D'Acquisto.
Ho ritrovato un po' di documentazione relativa ad un evento svoltosi a Portoferraio su impulso del Circolo Pertini, in particolare del prof. Stefano Bramanti.
Mi pare opportuno richiamare questo fatto, perché l'iniziativa originava da un gesto di generosità di Italo Bolano, che desidero ricordare anche per questo. L'artista, infatti, donò ai Carabinieri dell'Elba un dipinto che ricordava il gesto eroico di Salvo D'Acquisto, collocato nella sede di Portoferraio. Il giovane carabiniere napoletano a 23 anni si sostituì a 22 civili condannati a morte dalle SS Naziste (14 settembre 1943). La sua azione fu a favore della vita e della libertà.
La collaborazione fra l'Arma dei Carabinieri di Portoferraio, il Circolo Pertini e l'Istituto scolastico Foresi di Portoferraio vide la partecipazione di una classe del liceo classico di Portoferraio, guidata dal sottoscritto, che produsse una serie di riflessioni sulla vicenda e i valori di Salvo D'Acquisto. Gli studenti, che ricordo con gratitudine, erano: Ilaria Bastianelli, Marta Burchianti, Veronica Caia, Sara Contestabile, Laura Di Tursi, Silvia Ercolani, Lucrezia Ferrà, Alessio Giuliani, Ilaria Leonelli, Rubina Lenzi, Mario Martini, Beatrice Mazzella, Ambra Mundula, Margherita Neri, Matilde Papi, Lorenzo Pinna, Camilla Poggiolesi, Rossella Rosa, Clara Sposato, Maria Luisa Vicchi. Spero di non aver dimenticato qualcuno.
Credo, oggi come allora, che sia utile coltivare la memoria per i valori che esprime. Il Circolo Pertini raccolse in fascicolo la documentazione di quell'iniziativa svoltasi in due momenti: il 23 settembre 2011, nella caserma di viale Elba, con la cerimonia di donazione del dipinto; il 4 giugno 2012, alla Sala Gran Guardia, l'incontro su Salvo D'Acquisto con i rappresentanti dell'Arma, del Comune di Portoferraio, del Circolo Pertini e del liceo Foresi, presente la classe coinvolta. Del materiale che, in parte si trova sul sito del Circolo Pertini, riporto la mia introduzione al fascicolo e alcune frasi degli studenti.
Introduzione
Tre realtà che si incontrano: l’arte di Bolano, i Carabinieri, i giovani studenti, attraverso Salvo d’Acquisto, un giovane carabiniere che seppe dipingere la sua vita e colorarla di speranza per tutti. Il dono della propria vita, quale prezzo di riscatto pagato per salvare 22 civili accusati di attentato dagli occupanti tedeschi, fa di Salvo un gigante dell’amore e un esempio universale. Prima di tutto per i Carabinieri. Nella lapide, che a Palidoro e a Napoli ricorda l’eroico gesto, leggiamo queste parole: “Scrivendo una nuova pagina indelebile di puro eroismo nella storia gloriosa dell’Arma”. Un esempio per ogni cittadino che intenda vivere con responsabilità, da spirito libero e non asservito, l’appartenenza alla comunità civile e la coerenza con i valori e la legge morale scritta dentro di sé. Ma è anche una significativa testimonianza cristiana, come ebbe a dire papa Giovanni Paolo II nel discorso ai Carabinieri del 26 febbraio 2001: “La storia dell'Arma dei Carabinieri dimostra che si può raggiungere la vetta della santità nell'adempimento fedele e generoso dei doveri del proprio Stato. Penso, qui, al vostro collega, il vice-brigadiere Salvo D'Acquisto, medaglia d'oro al valore militare, del quale è in corso la causa di beatificazione”.
L’iniziativa ha rappresentato per gli studenti una bella occasione di conoscenza di questa importante figura storica (che ben si colloca nei percorsi sulla memoria), dell’Arma e dell’arte di Bolano. Un ringraziamento al prof. Stefano Bramanti, instancabile ideatore e animatore di iniziative indirizzate soprattutto ai giovani, e al Circolo Pertini che le sostiene.
Alcune frasi dalle riflessioni degli studenti
L’estremo coraggio di SdA è una testimonianza di amore e di sacrificio nei confronti di giovani uomini in un clima di oppressione.
SdA era come “illuminato”, ha sostituito l’egoismo con la generosità, il suo atto sta a simboleggiare la resistenza dell’uomo ai mali esterni.
Ciò che ha fatto questo coraggioso carabiniere a un’età talmente giovane fa capire quanto possa essere grande l’animo umano.
Un gesto di grande coraggio che in pochi avrebbero compiuto in quelle circostanze.
SdA ha fatto ciò che pochi sono disposti a fare: sacrificare la propria vita per salvare quella altrui.
Un gesto estremo sì, ma che ha rappresentato un esempio di coraggio e valore in un mondo in cui l’egoismo e la sopraffazione dominano in modo quasi incontrastato.
Questa esperienza mi ha fatto capire il senso del sacrificio e dell’amore verso gli altri.
E’ importante mostrare alle giovani generazioni messaggi forti e incisivi che racchiudono in sé valori dalle così alte implicazioni morali.
Esperienza molto interessante che ha suscitato forti emozioni.
Questa cerimonia è stata importante non solo per ricordare o far conoscere il gesto di SdA, ma soprattutto per creare un contatto fra il passato e il presente, fra l’arte e la storia, fra un’istituzione e la comunità. E questo contatto è stato possibile per la partecipazione di una rappresentanza di studenti.
Nunzio Marotti
(Foto dal sito del Circolo Pertini Portoferraio-Elba)