Enrico era un bambino con tanti interessi ma al primo posto c'era la pittura. Crescendo, diventò un bravo pittore tanto da diventare famoso in tutto il mondo. Lui aveva un nemico, Luca, invidioso dei suoi lavori, che criticava continuamente. Luca diventò un grande critico di arte ma odiava Enrico. Enrico studiò il modo di fargliela pagare e l'occasione arrivò subito. Dovendo fare una mostra fece scarabocchiare da suo figlio di 5 anni dei fogli bianchi, con diversi colori. Il giorno della mostra c'era molta gente e puntualmente venne anche Luca che non vedeva l'ora di criticare i suoi lavori. Ad un certo punto Enrico fece vedere ai presenti gli schizzi di suo figlio ma disse che erano del suo amico pittore Luca che vedendoli esclamò:
“Ecco il pittore!”
Tutti cominciarono a ridere e Luca scappò dalla vergogna.
Una mattina per vendicarsi prese la macchina e investì Enrico che per l'incidente perse la mano. Da quel momento Enrico non ha potuto più dipingere. Una notte mentre Luca dormiva si sentiva stringere il collo fino a morire strangolato. Lo trovarono con la mano di Enrico ancora al collo. Quella mano si era vendicata al posto del suo possessore.
Racconto e disegno di Aurora Pirau