Prosegue la rubrica mensile di don Domenico Pinheiro, della parrocchia di San Giuseppe a Portoferraio, dedicata alla vita dei Santi.
In questo caso è doppia la comunicazione perché vengono segnalati 4 beati la cui celebrazione avviene a cavallo tra il mese di aprile e quello di maggio.
SAN MARCO L'EVANGELISTA
Dell’evangelista Marco, nato da famiglia ebrea benestante, si sa soltanto quanto riferiscono gli Atti degli Apostoli e alcune lettere dei santi Pietro e Paolo. Marco collaborò con l'apostolo Paolo e fu con lui a Cipro e poi a Roma. Nel 66 San Paolo dalla prigione romana scrive a Timoteo: “Prendi Marco e portalo con te, perché mi sarà utile per il ministero” (2Tm 4,11). A Roma si mise al servizio di Pietro e nella capitale la basilica di San Marco testimonia la sua presenza. Secondo la tradizione Marco trascrisse la predicazione di Pietro e le sue catechesi, rivolte specialmente ai primi cristiani di Roma, quindi il suo Vangelo offre la vivacità e la schiettezza di un racconto popolare. Già nel 1071 San Marco fu scelto come titolare della Basilica e Patrono di Venezia. L’evangelista Marco morì probabilmente tra il 68 e il 72, forse martire ad Alessandria d'Egitto. San Marco è patrono dei notai, degli scrivani, dei vetrai, degli ottici.
Il Vangelo "concreto" di Marco
Nel suo vangelo l’obiettivo dei racconti è dimostrare la potenza del Gesù Cristo, Figlio di Dio, che si manifesta nell’operare molti miracoli. Le parole del Vangelo di Marco: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”, ha spiegato una volta Papa Francesco, indicano chiaramente che cosa Gesù vuole dai suoi discepoli. Marco si festeggia il 25 aprile di ogni anno.
SANTA CATERINA DA SIENA, VERGINE, DOTTORE DELLA CHIESA, PATRONA D’EUROPA E D’ITALIA
Determinata fin da bambina a sposare Cristo, Caterina Benincasa era nata il 25 marzo 1347, a Siena, ventiquattresima figlia dei venticinque messi al mondo dal tintore Jacopo Benincasa e da Lapa di Puccio de’ Piacenti. A soli sei anni la bambina ebbe l’apparizione di Gesù vestito da Pontefice. L’anno successivo fece voto di verginità, decidendo di perseguire la perfezione cristiana presso l’ordine domenicano. I genitori si opposero e Caterina, a 12 anni si tagliò i capelli e si velò, chiudendosi in casa e la famiglia allora acconsentì nel 1363 al suo ingresso tra le Mantellate o terziarie domenicane. Fu intensa la sua attività caritatevole verso gli ultimi e - in un’Europa dilaniata da pestilenze, guerre, carestie e sofferenze - divenne un punto di riferimento per uomini di cultura e religiosi. Caterina non ebbe mai paura di richiamare il Successore di Pietro, da lei definito “dolce Cristo in terra”, alle sue responsabilità: ne riconobbe le manchevolezze umane. Urbano VI la chiamò a Roma. Qui la santa si ammalò e morì il 29 aprile 1380, come Gesù, a soli 33 anni. Vista l’alta statura spirituale e dottrinaria Paolo VI nel 1970 l’ha proclamata Dottore della Chiesa. Caterina scriveva: “Niente attrae il cuore di un uomo quanto l’amore! Per amore Dio lo ha creato, per amore suo padre e sua madre gli hanno dato la propria sostanza, egli stesso è fatto per amare”. E' celebrata il 29 di aprile.
SAN GIUSEPPE LAVORATORE, SPOSO DELLA B.V. MARIA, PROTETTORE DEI LAVORATORI
Era Fabbro, falegname, carpentiere San Giuseppe, come insegnano i Vangeli, lo sposo di Maria e il padre terreno di Gesù. Un onesto lavoratore San Giuseppe che nobilita il lavoro manuale con il quale mantiene la sua Santa Famiglia e partecipa al progetto della salvezza. La festa di San Giuseppe Artigiano fu istituita ufficialmente da Pio XII il Primo Maggio del 1955, per aiutare i lavoratori a non perdere il senso cristiano del lavoro così espresso, ma già Pio IX aveva riconosciuto l’importanza di San Giuseppe come lavoratore quando proclamò il Santo patrono universale della Chiesa. Celebrato il primo maggio.
Giuseppe, il "Giusto"
Le sacre Scritture lo definiscono “il Giusto”, che nel linguaggio biblico definisce chi ama e rispetta la Legge in quanto espressione della volontà di Dio. Discendente della Casa di Davide, non è assolutamente in età avanzata quando si fidanza con Maria e anche lui dice il suo “sì” a un angelo, quello che lo visita in sogno per rassicurarlo sulla gravidanza di Maria, in quanto frutto dello Spirito Santo. Quando Gesù inizia la sua vita pubblica, alle nozze di Cana, il Nuovo Testamento non lo cita più: probabilmente è morto, ma non sappiamo niente di tale evento. San Giuseppe rappresenta la dignità del lavoro umano quale perfezionamento. L'uomo e così che esercita il suo dominio sul Creato, prolunga l’opera del Creatore, offre il suo servizio alla comunità e contribuisce al piano della salvezza.
BEATA MARIA VERGINE DI FATIMA
“Non abbiate paura”: la Vergine Maria si rivolse con queste parole a tre pastorelli portoghesi di Aljustrel il 13 maggio del 1917. Era una splendida domenica mattina, Lucia Dos Santos (10 anni) e i cugini Francesco e Giacinta Marto (9 e 7 anni), portavano al pascolo le loro pecore sul pendio della Cova da Iria. Vennero spaventati da un bagliore improvviso. Davanti a loro videro, su un leccio, una bella Signora vestita di bianco, sfolgorante di luce. “Sono venuta a chiedervi – disse – di venire qui per sei mesi consecutivi, il giorno 13, a questa stessa ora. Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori?” domanda Maria. “Sì, vogliamo”, rispose Lucia. E ancora Maria: “Allora, dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto”.
Le apparizioni nella Cova da Iria
Alla terza apparizione si riunirono duemila persone che lasciarono alla Cova da Iria offerte in denaro. Lucia, Francesco e Giacinta vennero però derisi dagli increduli e furono trattenuti in carcere. In seguito Maria riapparve e con i denari raccolti venne costruita proprio lì una cappella. L’apparizione si ripeté e per l’ultimo appuntamento la Madonna promise un prodigio perché tutti potessero credere.
In una giornata fredda e grigia il 13 ottobre, la pioggia sferzava 70 mila persone presenti, tra cui giornalisti, fotografi e stampa internazionale. “Sono la Madonna del Rosario” rivelò la Signora a Lucia, Francesco e Giacinta, mentre continuava a piovere. Dopo l’apparizione il miracolo promesso: la danza del sole. E quando l’evento straordinario cessò, gli abiti della gente, fino a poco prima zuppi di pioggia, erano perfettamente asciutti. Soltanto 13 anni dopo, il 13 ottobre del 1930, l’autorità ecclesiastica dichiarò le apparizioni “degne di fede” e autorizzò il culto alla Madonna di Fatima. Francesco e Giacinta vengono beatificati il 13 maggio del 2000 da Giovanni Paolo II e canonizzati da Papa Francesco il 13 maggio del 2017. La Madonna di Fatima è celebrata il 13 maggio.