La morte dell'artista Franco Battiato ha richiamato, anche ai più distratti, il tema della spiritualità. Nella storia, come al presente, la spiritualità occupa un posto importante. Da anni, riscuotono interesse i dialoghi fra persone provenienti da esperienze e convinzioni diverse, capaci di incontrarsi sui grandi temi della spiritualità. Tanti, per esempio, hanno seguito la Cattedra dei non credenti, istituita a Milano dal cardinale Carlo Maria Martini. Così come sono tanti coloro che seguono le riflessioni del filosofo Massimo Cacciari.
Oggi i cristiani festeggiano la Pentecoste e il vangelo del giorno parla del dono dello Spirito Santo.
Si tratta di una realtà non sempre adeguatamente considerata. Spesso è ai margini e qualche volta viene collegata a particolari euforie ed esaltazioni.
Dello Spirito si possono vedere i frutti, che Paolo di Tarso elenca nella lettera ai Galati: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Dio è Spirito, vale a dire amore e unità. Aprirsi all'azione dello Spirito è riconoscere che tutti gli esseri sono intimamente legati, connessi, interdipendenti. Quando vediamo segni di unione, di fraternità, riconosciamo che lo Spirito sta operando attraverso uomini che si lasciano guidare. Si tratta di uomini animati dallo Spirito (pneumatikos), persone comuni che distinguono l'irreale (che per tanti è “la” realtà) dal reale, che sanno (non solo concettualmente) che esistono livelli diversi da cui guardare la realtà, che conoscono i limiti del linguaggio e che comprendono la necessità dell'unificazione di mente corpo e spirito. Tutto questo è chiamato in vari modi, a seconda delle tradizioni e dei tempi: illuminazione, rinascita, consapevolezza. Con quest'ultima parola viene indicato un livello che non si identifica con la coscienza razionale o l'autoanalisi (sebbene siano realtà necessarie), ma che è più profondo. Nel nuovo testamento si afferma che ognuno è “tempio dello Spirito Santo”. E questa Presenza la si può cogliere solo preparandosi con un cammino in cui contano, come insegnano i testimoni-maestri, varie realtà fra cui c'è sicuramente l'immobilità fisica e il silenzio mentale. Apertura all'azione del Spirito perché sia continua Pentecoste, l'irrompere di Dio nel mondo e nella vita di ciascuno e della Chiesa e l'immersione di ognuno in Dio.
(23 maggio 2021 – domenica di Pentecoste)
PS – 1) “L'amore e la presenza di Dio sono come il sole, troppo potente per essere guardato direttamente, ma di cui possiamo godere il riflesso sulle acque di un lago” (detto dei Sufi).
2) “Tu vieni a turbarci,/ vento dello spirito. / Tu sei l'altro che è in noi. / Tu sei il soffio che anima / e sempre scompare. / Tu sei il fuoco / che brucia per illuminare. / Attraverso i secoli e le moltitudini / Tu corri come un sorriso / per far impallidire le pretese / degli uomini. / Poiché tu sei l'invisibile / testimone del domani, / di tutti i domani. / Tu sei povero come l'amore / per questo ami radunare / per creare. / Oh, ebbrezza e tempesta di Dio!” (“Lo Spirito di Dio” di David M. Turoldo).
Nunzio Marotti