Come fosse negli anni della fondazione di Cosmopoli,gli anni sessanta, settanta, ottanta del cinquecento, la struttura architettonica di Cosmopoli dove operano entrambe le confraternite, Corpus Domini e Misericordia, non è facile immaginarlo.
Questi sodalizi senza dubbio alcuno dovevano operare in circostanze ambientali non facili.
Dai documenti di archivio dell’epoca si viene a conoscere che esistevano case e piazze e vie che in pochi anni erano state create in seguito al fatto che molti erano andati ad abitare in Cosmopoli per “privilegi et esenzioni concessi dall’Illustrissimo et Eccel. S. il S. Duca di Fiorenza et Siena, a quelli che habiteranno nella Sua Terra e Porto Ferrajo nell’isola dell’Elba” (Statuti del comune di Portoferraio del 1556).
Ecco alcuni dei nomi delle vie, piazze, luoghi: “Torre della linguella, Porta della Linguella, via delle mulina, lungo le mura, piazza de’ baluardi, piazza della citerna, fortezza della Stella, baluardo detro a’ forni, puntone de’ forni, borgo alla noce, pozzo de’ truogoli, dirimpetto la biscotteria, dirimpetto la porta di mare, dreto alla biscotteria, sopra la conserva, via della porta di terra, sotto la biscotteria”.
Sono questi nomi di luoghi, vie piazze citati nella “nota della case di Portoferraio fatta l’anno 1574 al tempo di m. Vinc° del Benino Comm.rio”
Dove fossero e come fossero questi luoghi, piazze, vie in cui la confraternita del Corpus Domini e della Misericordia operavano nei primi anni della fondazione, ci aiuta ad immaginarli un disegno di Portoferraio a china acquarellato del secolo XVI (Siena, biblioteca comunale.Ms. SII17.) ove appare evidente la presenza di molti campi disabitati e poche abitazioni all’interno delle mura da poco edificate.
Oltre a questo disegno mostrano Cosmopoli degli anni del cinquecento anche un affresco del Vasari (Firenze. Palazzo Vecchio, Sala di Cosimo I), (vedi foto di copertina) una moneta coniata nel 1555 da Domenico Poggini (Museo civico archeologico di Bologna) e una moneta coniata da Pietro Paolo Galeotti del 1567 (Museo civico archeologico di Bologna) quasi identica alla prima.
E’ però una medaglia in piombo del 1555 la più antica rappresentazione di Portoferraio.
In essa si legge “THUSCORUM ET LIGURUM SECURITATI ILVA RENASCENS”
Sono visibili le mura con il fronte di mare e di terra, la torre ottogonale della Linguella, due galee all’interno della darsena, forte stella e falcone. Che questa medaglia è del 1555 lo fa sapere il governatore Giovanni Vincenzo Coresi del Bruno il quale,il 3 novembre 1738, scrive “…e nel 1553 Agnolo Guicciardini al tempo del quale fu terminato di fortificare Portoferraio, come si prova dalla medaglia battuta nel 1555 figurata e spiegata dal Luckio nel suo libro delle medaglie moderne fol. 173 citato dal Cospi nel suo Museo lib 4 Cap 18, fra le medaglie dè Duchi e Prencipi all’es. a di Casa Medici fol.427, che invero è molto onorifica per questo Porto a cui fu dato il nome di Cosmopoli dal nome di detto suo fondatore…” (“Negozi di governo di Livorno e di Portoferraio 1704-1738- Inserto n 28, anno 1738. Archivio Mediceo. Filza 1807. Archivio di stato di Firenze)
Marcello Camici