Ciao Gigi,
te nei andato in silenzio, in una serata d’estate a Denia nelle tua Spagna, terra adottiva dove avevi messo le nuove radici e trovato la tua amata Pilar.
Questi ultimi anni con la pandemia in corso eri stato costretto ad un esilio forzato e nemmeno i vaccini ti avevano tolto il buon umore e la voglia di continuare a vivere eppure, come tutte le persone che hanno cercato di fare del bene al prossimo, ma sopratutto di essere coerente con te stesso, con le tue idee e con i tuoi familiari più stretti, ti sei costruito la tua famiglia, diventata famiglia di famiglie. E come per i marinesi che si rivolgevano alla Santa – Santa Chiara - anche tu ogni tanto ti rivolgevi a quella statua di San Giuseppe di cui eri devoto e, che nascondeva tutti i tuoi più preziosi segreti ed aspettative, e la nube che oscurava il tuo cielo si trasformava poi in un orizzonte più blu e luminoso.
Il mio ricordo più vivo era quando Pilar era stata per un piccolo periodo a Genova e per noi era una festa incontrarti sempre con il tuo sorriso, con la battuta sempre pronta ereditata da tuo padre Angiolino, e sopratutto quella voglia di solcare i mari, in quei tanti anni trascorsi sia su navi da carico e poi su quelle passeggere per finire poi gli ultimi anni di lavoro a Barcellona, anche se il tuo amore per lo ‘’Scoglio’’ ti portava a costruire in seguito una piccola cappella dove la riproduzione dell’effige della Madonna del Monte veniva posta al centro dell’abside.
Questo era Gigi di Spagna, nella sua semplicità, nella sua felicità di ritornare al suo paese, in quella Marciana Marina che tanto amava e che usava come scalo marittimo per le sue crociere ad hoc per i suoi clienti-amici spagnoli, fino ad arrivare a regalargli la cittadinanza onoraria per meriti turistici.
Se fossi stato un alpino avrei detto che hai posato lo zaino della tua vita, pieno di ricordi buoni e meno buoni, ma piace invece vederti prendere il largo partendo dallo scalo della ‘’Tore’’ con la anziana Velella – piccolo gozzo – e issare su con la dovuta malizia quella vela gonfia di vento che ti accompagnerà per sempre nel cammino della vita dove il giorno è stato bello ed adesso si può anche attendere la notte.
Caro Gigi, adesso lascia la plancia del comando e passa il timone a Maximiliano che nella nostra famiglia sta percorrendo la tua stessa vita con lo stesso entusiasmo e voglia di arrivare ad essere un Capitano di Lungo Corso!
Ciao Gigi di Spagna il grande vecchio!
Gianni Sardi