La città di Portoferraio con poche miglia di terra attorno nel secolo XVI entra a fare parte dello stato e giurisdizione fiorentina sotto il dominio della famiglia dei Medici.
Con il secolo XVIII termina nel 1737 il secolare dominio di questa dinastìa sulla città di Portoferraio: è durato centottantonove anni con sette granduca.
Ha inizio quello della dinastìa asburgo-lorena che, salvo una breve interruzione al tempo di Napoleone Bonaparte, perdura centoventidue anni, fino al 1859 con quattro granduca.
Sia nel periodo mediceo (1548-1737) che in quello asburgico lorenese (1737-1859) il governatore rappresenta il perno del sistema amministrativo periferico su cui ruota tutta l’amministrazione della città e della piazzaforte di Portoferraio. Esso rappresenta l’autorità del governo nei confronti dell’amministrazione locale di Portoferraio (la magistratura degli anziani) la quale è istituita seguendo le norme dettate negli statuti della città.
Abitava nel forte Stella.
“Presso il Bastione dei Pagliai sopra una piccola sommità vi fabbricò una fortezza che avendo la forma di una stella l’appellò fortezza Stella. Il Camerini era dunque intento allora a terminare le fortificazioni per poi dare principio agli altri lavori che dovevano compire la città forte.Ben fornita da parte di Levante rivolse i lavori a quella di Ponente ed infatti in una montagna più eminente della Stella edificò un altro forte o cittadella di un quadrato irregolare che per soprastare a tutte le altre fortificazioni diede il nome di fortezza del Falcone. Questa fortezza era una cosa meravigliosa… “ (pg 52 in “Storia antica e moderna dell’isola dell’Elba “Emanuele Foresi. Portoferraio. Tipografia elbana. 1884)
Tra le due rocche, Falcone e Stella, fu eretto il bastione dei Mulini e da questo con due cortine laterali di mura che si congiungono alle rocche, Camerini chiuse tutto il fronte di mare rivolto verso nord. Su tali due cortine furono poste rampe di scale che consentivano ai soldati di muoversi.
“Fra le due fortezze Falcone e Stella edificò altre mura del quale eresse quattro Mulini a Vento con arte meravigliosa onde diede il nome al bastione chiamandolo dei Mulini e con due cortine laterali chiuse da questo bastione alla fortezze tutto il restante del recinto” (pg 53 idem come sopra)
Quanto scrive Emanuele Foresi spiega che la scelta del forte Stella quale dimora del governatore non fu presa a caso.
La posizione del forte consentiva di avere diretta e rapida comunicazione tramite cortine murarie e rampe di scale su di esse costruite sia con il fronte di terra che con quello di mare di tutto il sistema difensivo.
Infatti una cortina muraria, oggi scomparsa (vi sono state edificate case) con sopra rampe di scale connetteva il forte Stella al bastione dei Pagliai (chiamato dapprima “baluardo sotto i Sassi” e poi dei Pagliai) sul fronte di mare rivolto ad est.
Un’altra cortina muraraia anch’essa oggi scomparsa con sopra rampa di scale connetteva il forte Stella col bastione dei Mulini (dapprima chiamato “baluardo sotto il Falcone“ poi dei Mulini).
Dal bastione dei Mulini un’altra cortina muraria con rampe di scale connette sul fronte di terra al Falcone (inizialmente nominato “baluardo di alto” fino a quando lo stesso Cosimo nel dicembre del 1548 volle chiamarlo fortezza del Falcone).
(Anonimo. Olio su tela. Veduta di Portoferraio circa 1688. Particolare. Sulla sinistra la rocca del forte Falcone e sulla destra la rocca del forte Stella)
(Anonimo. Olio su tela. Veduta di Portoferraio circa 1688. Particolare con al centro la rocca della Stella da cui si dipartono cortine murarie con camminamenti a sinistra verso il bastione dei Mulini sul fronte di mare a nord e a destra il bastione dei Pagliai sul fronte di mare ad est)
In una stampa del Durand del 1862 ancora si osserva in dettaglio il ruolo che il forte Stella assume nella cerniera di congiungimento tra il fronte di mare e il fronte di terra.Da esso truppe di soldati potevano andare verso est al bastione dei Pagliai e poi da qui ai bastioni della Linguella sul fronte di mare e viceversa.
Verso ovest,sempre dal forte Stella, potevano andare al bastione dei Mulini e da qui al forte Falcone sul fronte di terra e viceversa.
(Foto di copertina - A.Durand. Stampa. Veduta di Portoferraio. Circa 1862. E visibile il forte Stella connesso tramite cortine murarie con rampe di scale verso est, sul fronte di mare, col bastione dei Pagliai, verso nord, sul fronte di mare col bastione dei Mulini e da qui col Forte Falcone, sul fronte di terra)
Era davvero molta la cura per questa città creata in modo tale dove il governatore aveva la possibilità di poter spostare con facilità e continuamente le truppe da un fronte all’altro di tutto il sistema difensivo.
Dalla fondazione, il suo ingrandimento e in abitazioni e in popolazione con l’importanza strategica sono state sempre in continuo incremento.
Ciò costrinse ad aggiornare la pianta dell’isola d’Elba delle edizioni della Cosmographia Universalis di Sebastian Munster successive alla prima del 1544.Se si pensa che la Cosmographia Universalis ha avuto molte edizioni tradotte in latino, francese, italiano, tedesco ci si può rendere conto della diffusione che in tutta Europa si ebbe della conoscenza della nuova città medicea dell’isola d’Elba.
(Sebastian Munster. Cosmographia Universalis. Aggiornamento della prima edizione del 1544 con l’introduzione della pianta di Cosmopolis)
Marcello Camici