“Elba ligure, Liguria elbana”: questo è il titolo dell’incontro che si terrà lunedì 4 ottobre, alle ore 17, presso il Cinema Metropolis in Via Vadi a Marciana Marina per ricordare gli stretti legami fra l’isola d’Elba e il Tigullio partendo da una figura significativa del panorama letterario italiano, Raffaello Brignetti che nel paese di Camogli aveva radici mentre a Marciana Marina ed all’Elba ha trascorso buona parte della sua vita.
A parlare dell’uomo e della sua opera alcuni di coloro che lo hanno conosciuto e frequentato all’Isola d’Elba, oltre ai sindaci di due comuni, Gabriella Allori e Francesco Olivari, ai due assessori alla cultura Santina Berti ed Elisabetta Anversa, al Prof. Francesco De Nicola dell’Università di Genova.
Introduce la giornalista Patrizia Lupi, direttrice del magazine: Enjoy Elba and the Tuscan Archipelago, mentre il giornalista Roberto Pettinaroli, caposervizio del Secolo XIX parlerà dei legami sociali, culturali e commerciali fra le due sponde del Tirreno. L’attore Franco Giannoni leggerà alcuni brani dalle opere dello scrittore mentre Paolo Ferruzzi ricorderà Brignetti ed altri autori, nati o che hanno frequentato l’Elba, per gettare il seme di un parco letterario e artistico da realizzarsi sull’Isola.
Organizzato dalla Pro Loco di Marciana Marina nella sede elbana, il convegno sarà replicato il 21 ottobre alle ore 16,30 a Camogli presso il Teatro Sociale con la partecipazione di studiosi ed esperti liguri.
Raffaello Brignetti nasce il 21 settembre 1921 all’isola del Giglio, da antenati originari di Camogli, che si erano rifugiati all’Elba ai tempi dell’invasione napoleonica, figlio di un guardiano di fari, Brignetti ha vissuto parte della propria esistenza a Marciana Marina, alcuni anni nella Torre medicea sul porto, simbolo del paese.
Durante la guerra combatte in Grecia, viene fatto prigioniero dai tedeschi e internato in un lager in Germania, dove conosce Giovanni Guareschi. Dopo la liberazione, si laurea in Letteratura italiana contemporanea a Roma con Ungaretti, con una tesi sugli scrittori di mare italiani e stranieri, approfondendo in particolare l’opera di Vittorio G. Rossi. Prende a collaborare con diversi giornali (tra i quali “Il Corriere della Sera” e “Il Secolo XIX”) e a scrivere romanzi, fino a ottenere importanti riconoscimenti. Con “Il gabbiano azzurro” vince nel 1967 il Premio Viareggio, con “La spiaggia d’oro”, nel 1971 si impone al Premio Strega, il più prestigioso premio letterario in Italia. All’attenzione della critica si segnalano anche “La riva di Charleston”, “Morte per acqua”, “La deriva”, Allegro parlabile”. Continua a scrivere anche dopo un terribile incidente stradale che lo costringerà su una sedia a rotelle. Muore a Roma il 7 febbraio 1978. A lui è dedicato il Premio letterario annuale Raffaello Brignetti-Isola d’Elba.
IL PROGRAMMA DELLE 2 GIORNATE DEDICATE A RAFFAELLO BRIGNETTI