Nel piccolo e incantevole borgo di Poggio, che frequento spesso anche e soprattutto in bassa stagione, c'è una delle piazze più belle di tutta l'isola d'Elba, affacciata su un panorama che lascia senza fiato tutte le volte che lo guardi. Una piazza che negli anni ha visto grandi feste (quelle del Poggio rimangono nel cuore di chi le ha vissute), spettacoli e sagre, come la tradizionale Castagnata di fine ottobre. Anni fa era anche un parcheggio, ma per fortuna l'amministrazione di allora, con il suo assessore, pensò bene di rifare la piazza e renderla pedonale e per tutti, giustamente anche vantandosi, essendo il loro nome "scolpito" sui muri della piazza. Quella piazza aveva, e ha ancora, le opere di uno dei più importanti scultori astrattisti del XX secolo, tale Giò Pomodoro. Un obelisco e, correggetemi se sbaglio, una fontana. Per un borgo così piccolo, arroccato sulla collina, su un'sola, avere delle opere di un artista di fama internazionale dovrebbe essere un grande vanto.
Dovrebbe... perché dal 2020, nonostante la fine dell'emergenza Covid 19, l'obelisco e la fontana sono inaccessibili durante la stagione estiva. Infatti, il locale che insiste sulla piazza, causa covid ha cominciato a mettere i tavolini fino a quasi metà piazza, circondando l'obelisco e rendendo impossibile vedere la fontana. Se vuoi vedere le opere, devi per forza di cose infilarti in mezzo ai tavolini, alle sedie e agli ombrelloni, cosa che, se ci sono clienti ai tavoli, sembra scortese fare. Ti rimane solo la possibilità di aspettare la chiusura del locale o "goderti lo spettacolo" da una panchina. Ho sentito io stesso più di una guida indicare l'obelisco e la fontana ai loro gruppi, ma scusandosi per non poterli vedere da vicino.
Ho sentito parecchie lamentele in paese negli ultimi tempi per storie di tavolini messi dove non dovrebbero stare, ma nessuna di queste riguardava l'occupazione di mezza piazza con relativo occultamento di opere d'arte. Chissà, magari c'è chi può e chi non può, "io" può.
La delibera del consiglio comunale nr 22 del 31/02016, art 8, punto 7 recita:
"La concessione può essere negata per cause di pubblico interesse, di natura estetica, panoramica, ambientale e, comunque, in tutti i casi in cui l’occupazione richiesta rechi serio intralcio alla circolazione stradale."
Un amico del Poggio