CORTINE MURARIE E SPERONI
Dalla torre si dipartono le cortine murarie.
Con i relativi camminamenti delimitano un poligono esagonale chiuso, di circa 90 metri, che avvolge tutta la cima del monte in una forma irregolare seguendo l’andamento del terreno.
(vedi foto di copertina: Volterraio con al centro la torre quadrangolare rivolta ad est al tempo del governatore M. Tornaquinci. Biblioteca Moreniana. Fondo Bigazzi, ms 197, c.4)
Insieme con la torre, le cortine murarie costituiscono la parte più antica della fortezza.
Sono due: una prospetta verso nord-est e l’altra verso sud-ovest.
Ogni cortina possiede il suo camminamento.
Congiungono la torre, sita ad est, sul luogo più elevato di tutto il castello, con il bastione destro e il bastione sinistro, siti ad ovest nella parte più bassa.
Della loro struttura (tecnica, materiale, modalità di costruzione) ho precedentemente parlato scrivendo del rilievo stratigrafico delle mura.
Tutto il perimetro che parte da est e va a nord è caratterizzato dalla presenza di speroni che fanno da contrafforte alla cortine murarie affinchè non crollino. Sono sicuramente postumi rispetto a quello che doveva essere la cortina originale, sia perché arrivano a scoprire le prime due stratificazioni delle mura, sia perché divennero veramente necessari in seguito alla elevazione della cortina.
MERLATURA
Diciannove sono i merli che hanno resistito al tempo e giunti fino a noi.
Seguono le cortine murarie rialzandosi sopra di esse aumentandone così la elevazione.
L’insieme di questi merli è detto “merlatura”.
La merlatura à caratterizzata da intervalli regolari di spazi vuoti detti “feritoie”, con funzione principale la "difesa passiva", proteggere cioè gli assediati dal lancio delle frecce. Per contrattaccare, potevano fungere anche da "difesa attiva" infatti potevano all'occorrenza essere scalzati precipitando sugli assedianti che tentavano la scalata alle mura o che si assiepavano dinanzi.
Questa merlatura cosi ovunque presente è di tipo “guelfo” (sommità squadrata) confermando la funzione difensiva per la quale l’intero castello esiste.
L’analisi prospettica e stratigrafica di quelle merlature che sono ancora esistenti in entrambe le cortine evidenzia ben tre momenti in cui la cinta muraria ha aumentato la elevazione.
(Cfr. pg 153 M.Dringoli “La frontiera, la campagna il mare” Pacini editore, 1997. Pisa)
In particolare sulla cortina di nord est alcune fessure quadrate (20x20 cm) che si trovano posizionate ad intervalli regolari fanno pensare a fori dove venivano incastrate le mesole che reggevano i camminamenti in legno prima che fossero convertiti in muratura.
Nella cortina di sud ovest le tre successive fasi di stratificazione sono manifeste perché tutte e tre coronate da merli.
Scrive Dringoli: ”..La stratificazione più antica ha merli e parapetti posizionati in modo da far supporre che il piano di riferimento di questi fosse proprio il piano del cortile interno alla cinta muraria.La vecchia cortina era alta 180 cm circa quanto un uomo ,anzi più precisamente ad altezza d’occhio in modo da permettere di guardare verso l’esterno, senza troppo scoprirsi. Il tamponamento di questi merli è ben leggibile all’esterno della cortina dello spalto del bastione destro. L’elevazione successiva di cui non è dato di sapere la cronologia, è probabile che avesse un cammino di ronda in legno, che in seguito con la terza elevazione fu sostituito da un camminamento in muratura addossato alla cortina.. “
(Cfr. pg 154 M Dringoli, Idem come sopra)
(Volterraio. Merlatura. In primo piano la merlatura lungo la cortina muraria nord e suo camminamento, in secondo piano lungo la cortina muraria sud e suo camminamento)
CAMMINAMENTI
I camminamenti seguono di pari passo la cinta muraria,sono larghi circa 90 cm,sufficienti appena per far passare due uomini armati in modo scorrevole.
Un accorgimento questo non a caso presente ma studiato e calcolato per la strategia miliare di difesa.
Dringoli sostiene che questi camminamenti sono costruiti in aderenza alla muraglia principale ma strutturalemente staccati in modo da facilitarne la distruzione in caso di accesso del nemico.
Per la struttura di questi camminamenti cita un passo del “De architectura “di di Marco Vitruvio Pollione “…la larghezza poi del muro stimo che si debba fare tale che,incontrandosi a camminarvi sopra gli uomini armati,possana passarvi oltre senza che l’uno impedisca l’altro, e che dinanzi alla parte esteriore verso la campagna debba rimanervi il parapetto a merli (pinnae)…”
(De architectura libro X)
Il camminamento di nord est si connette con la parte superiore (stanza superiore) della torre tramite un ponte di legno, mentre quello di sud ovest si connette direttamente con la parte inferiore della torre (stanza inferiore).
(Volterraio. Camminamento lungo la cortina muraria nord dopo il restauro)
Marcello Camici