La prima volta che la affrontai (integralmente, da cima a fondo) ne successero di tutti i colori. Avevo diciotto anni, i miei compagni di viaggio erano già sul pullman che, alle cinque del mattino, ci avrebbe dovuto portare a Cavo per l’inizio del cammino. Sottolineo Ci. Invece sul bus c’erano solo i miei amici perché io non sentii la sveglia e mi toccò inseguire il bus in macchina come un forsennato fino allo spiazzo dell’ex Elbaland, al bivio di Schiopparello.
Nel pomeriggio del primo giorno uno dei nostri finì arrostito dal sole cocente che, nonostante fossimo tra marzo e aprile, picchiò ben bene tra le cime numerose che scavalcavamo. Il secondo giorno ci dovemmo fermare a Procchio per raggiungere la farmacia e spengere il nostro compagno. Ripartiti, una cagnolina scappata dal giardino di casa cominciò a inseguirci. Dormì in tenda con noi abbaiando a ogni forma di vita che si muoveva intorno al nostro accampamento (eravamo in mezzo al bosco, quindi un abbaio ogni tre secondi). Il giorno dopo, sul Perone, vennero i padroni a riprendersela.
Ma il meglio arrivò durante il terzo e ultimo giorno, quando le previsioni del tempo viste qualche giorno prima si rivelarono assai impreviste. Piovve a dirotto subito dopo essersi messi il Capanne alle spalle e per la paura di buscarsi un coccolone arrivati sopra Pomonte perdemmo l’orientamento. Il gruppo si disperse e ognuno cercò di guadagnare il livello del mare per conto suo, correndo a perdifiato all’ingiù, non seguendo più il percorso ma invadendo campi e proprietà altrui, con tanto di arrampicamenti vari su recinzioni e muri.
Ecco, se magari avessimo avuto nello zaino GTE. La Grande Traversata Elbana di Beppe Tanelli forse non saremmo ruzzolati bellamente giù verso Pomonte.
Tanelli e l’Elba molto spesso viene da confonderli (non sai mai dove finisca uno e inizi l’altra). Grandissimo esperto dello Scoglio a 360 gradi, geologo e primo presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, la GTE che racconta nel suo libro, uscito per edizioni DREAM, è la storia dell’Elba intera. La sua cartografia, la sua geologia, i suoi miti, le sue leggende. Gli aneddoti, i luoghi, le persone.
Tra immagini mozzafiato, carte dettagliatissime e fantastici disegni, l’isola d’Elba si mostra in tutto il suo splendore, facendoci scoprire (o anche semplicemente tornare alla mente) dettagli, particolari e racconti che rendono ancora più ricco e affascinante il nostro Scoglio.
Con tanti riferimenti museali extraelbani che ci permettono di conoscere (e riconoscere) l’Elba in giro per l’Italia – facendo sì che il nostro isolotto si possa mostrare anche in continente – GTE. La Grande Traversata Elbana è un viaggio straordinario tra est e ovest insulari, coinvolgendo tutti i loro elementi, dalle spiagge rosse, nere e selvagge nel riese a quelle più “gentili” e incivilite come Cavoli, dalle piane verdi del centro Elba agli impervi rilievi intorno, con il Capanne a sorvegliare tutto e tutti, tra ferro, granito, cielo e mare.
Racconto di Giacomo Giovinazzo
Beppe Tanelli, insieme alla guida ambientale Antonello Marchese –che introdurrà l’autore –, sarà ospite di Autori in Vantina il 25 luglio. La GTE verrà raccontata anche attraverso video e foto proiettati durante la serata.