Il 25 luglio si festeggia San Giacomo il Santo Patrono di Porto Azzurro.
A seguito di una feroce crisi economica i longonesi decidono di proporre al Ministero dell’Interno di trasformare la Fortezza Spagnola in un penitenziario. Al termine delle trattative il Forte diventa il carcere di Porto Longone e poi di Porto Azzurro, ancora oggi presente e di fondamentale importanza e stimolo socioeconomico per la città.
La Spagna prima e il Regno di Napoli poi, dal 1603 fino al 1801 furono i signori del Forte e di Porto Longone. Fra le testimonianze lasciate all’Elba dagli spagnoli una delle più rilevanti è certamente la Chiesa Maggiore di San Giacomo che si trova all’interno della Fortezza Spagnola che venne edificata da Filippo III re di Spagna a dominare lo strategico golfo di Longone. Nella Chiesa Maggiore di San Giacomo, ora all’interno del carcere, si trova una tela risalente a quel periodo dove il Santo non veste gli abiti del pellegrino, ma quelli di “Santiago Matamoros” (uccisore dei Mori).
La leggenda narra che prima della battaglia delle Asturie avvenuta il 23 maggio 844 d.C., San Giacomo apparve in sogno a Ramiro I e gli disse che se lo avesse invocato sarebbe giunto in aiuto dell’esercito cristiano. La verità storica, invece consiste nel fatto che l’esercito asturiano al grido “Dios ayuda a Santiago!” vinse la battaglia. All’epoca in Spagna tra gli eserciti cristiani esisteva la credenza che portando in battaglia contro “Los Moros” reliquie di Santi cattolici si poteva diventare invincibili poiché assistiti dalla forza di Dio.
Dopo la battaglia delle Asturie, che vide la nascita della leggenda di Santiago Matamoros, in molte chiese, in molti quadri e sculture venne raffigurato San Giacomo in sella ad un cavallo bianco munito di spada che calpesta sotto gli zoccoli del cavallo i soldati Mori. Le raffigurazioni di San Giacomo Matamoros sono numerosissime in Spagna, abbastanza frequenti in Francia, rare in Italia. Una è quella che si trova nella Chiesa Maggiore di San Giacomo nel carcere di Porto Azzurro, che idealmente veniva considerata dagli spagnoli all’Elba una trasposizione dell’antico pellegrinaggio, il luogo da raggiungere dalla vicina Chiesa della Madonna del Monserrato per ringraziare San Giacomo della protezione.
Enzo Sossi
NDR: Chissà se prima o poi il grande Papa Francesco, sempre in linea con la propria politica pastorale e di ripudio (lui sì) delle guerre, in primis quelle di religione, non finirà per chiedere scusa anche per le "imprese" di questo "santo" sterminatore.