Si è svolta a Rio Marina, sulla suggestiva Scalinata della Pergola, l’iniziativa dal titolo C’ERA UNA VOLTA…., organizzata dall'Associazione culturale Carlo d’Ego - riesità.
“Ancora una volta – dice Luciano Muti, coordinatore delle attività dell’Associazione – abbiamo riscontrato una partecipazione davvero considerevole. Vedere la Scalinata della Pergola completamente gremita da centinaia e centinaia di persone ci riempie di gioia e ci rende ancora di più consapevoli che la strada intrapresa è quella giusta: valorizzare cosa siamo stati, questo è uno dei principali scopi della nostra Associazione, perché nulla della nostra storia, della storia di questo immenso territorio deve andare perso; anzi, dovrà trasformarsi in memoria che genera risorsa”.
Durante la serata è stato letto un documento scritto dall’ex Sindaco di Rio Marina, Renzo Galli, con il quale viene ben specificato l’intervento di bonifica dei laghetti rossi del “Puppaio”.
Significativa anche la lettura del brano scritto da Benito Elmini, amico fraterno di Carlo d’Ego, che ricorda la realizzazione degli affreschi sul muro adiacente la vecchia Officina San Jacopo. Il brano è stato letto da Sandra Vegni, autrice del libro dal titolo Celeste Risponde, presentato proprio in una serata organizzata a fine del mese di luglio dall’Associazione.
“Proprio Benito – continua Luciano Muti – insieme a Carlo Carletti fu l’ideatore di quei ventisette quadri affrescati, ognuno dei quali aveva un tema legato a specifiche vicende della nostra vita paesana. Quegli affreschi, frettolosamente demoliti, contribuivano a mantenere vivo il ricordo di cose che non meritano di essere dimenticate”.
E’ stato inoltre letto un altro documento scritto da Lelio Giannoni che riporta l’intera storia dell’Officina San Jacopo, demolita per concedere la possibilità di costruire un supermercato.
Sandra Vegni ha inoltre letto il brano dal titolo QUANDO NON C’ERA LA LAVATRICE, tratto dal secondo volume dei Racconti Riesi – Riesità, scritto da Carlo Carletti: il brano tratta dei vecchi lavatoi di Rio Marina; i “Pozzi” come venivano chiamati dai riesi, anche quelli demoliti.
Lo spirito della serata era all'insegna del ricordo. Un ricordare con determinazione, perché questo è lo scopo dell’Associazione: mantenere vive le nostre tradizioni, quello che siamo stati, la vita dei minatori, dei marinai, in sintesi la RIESITA’, ricordando quello che c'è stato e che non c'è più, senza alcuna polemica e senza voler fare alcuna critica alle amministrazioni passate e a quella attuale. Semplicemente un C’ERA UNA VOLTA.....
La serata si è conclusa con la proiezione della commovente raccolta fotografica dal titolo L’ULTIMO PONTILE, che riporta la storia del pontile di Vigneria dal 1921 sino all’ottobre del 2018, quando la struttura crollò definitivamente.
“La nostra Associazione – termina Luciano Muti - organizza serate come questa perché sappiamo che solo attraverso il passato ci si può appropriare nel presente del futuro. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questa emozionante serata; un momento commovente, sperando che – come diceva Carlo d’Ego – niente vada perduto”.