Nel luglio del 1816 continuano i lavori di scavo archeologico a Capoliveri, lavori che erano stati iniziati qualche mese prima dal tenente colonnello Mellini.
I reperti rinvenuti vengono spediti il 6 luglio 1816 da Strasoldo, governatore dell’Elba, a Corsini, ministro dell’interno in Firenze,insieme con “due casse di prodotti mineralogici" per l’Imperiale e Regio Museo: lo si viene a sapere da questa lettera
“Eccellenza
Sono in dovere d’informare V.E. che con il ritorno che ha fatto il Conte Girolamo Bardi da quest’isola a Firenze, sono state spedite di qua a codesto Dominante N° 4 casse d’oggetti d’antichità state scavate nelle vicinanze di Capoliveri sotto la Direzione del Sig. Tenente Colonnello Mellini, ed il ridetto Sig. Conte ha spedito unitamente alle predette quattro casse furono spedite altre due casse di prodotti mineralogici all’Imp. e R. Museo stati dal medesimo raccolti.
Nel porgere all’E.V. questo riscontro passo a confermarmi con distinto ossequio
6 luglio 1816
Strasoldo“
(Affari generali del Governo dell’isola d’Elba anno 1816.Filza 3.Carta 187.Archivio storico comune Portoferraio. Cfr in pg 348-360 di “Storia di Portoferraio e dell’Elba dal 1815 al 1818 attraverso documenti d’archivio” Marcello Camici. Marchetti editore 2017. Pisa)
Dopo che la pubblica amministrazione granducale ai più alti livelli (Segreteria di Stato e Segreteria di Finanze) si è attivata ed ha assicurato Strasoldo che le spese per scavo archeologico saranno sostenute dal governo, a queste assicurazioni non fa seguito alcun ordine di pagamento.
Il governatore Strasoldo allora interviene e si dà da fare perché ciò accada.
Scrive a Frullani (direttore della segreteria di finanze) il 6 luglio 1816:
“Eccellenza
Quantunque V.E. si degnasse prevenirmi per mezzo di Dispaccio dell’I. e R. Segreteria di Finanze dell’11 Giugno decorso che erano stati passati gli Ordini opportuni per il pagamento delle spese che occorrono per la nota escavazione di Capoliveri, e perché ( ) abbonarsi a questo Sig. Direttore delle R.R. Rendite le lire dugento da esso anticipate al T. Colonnello Mellini,ho avuto luogo di rilevare dall’istesso Sig. Direttore che a tutto questo giorno non è a lui pervenuta alcuna partecipazione né per l’uno né per l’altro di tali oggetti.
Supponendo perciò che possa esservi seguito qualche sbaglio di posta, mi rivolgo alla E.V. pregandola a volersi compiacere di rinnovare sul detto proposito i suoi ordini all’oggetto che possa proseguirsi la detta escavazione ,che essendo ormai avanzata, non potrà andare molto in lungo, la di cui spesa per conseguenza che sino al giorno d’oggi ammonta a lire 300 comprese le 200 già somministrate come sopra….
6 luglio 1816
Strasoldo”
(Affari generali del Governo dell’isola d’Elba anno 1816.Filza 3.Carta 187. Archivio storico comune Portoferraio. Cfr in pg 348-360 di “Storia di Portoferraio e dell’Elba dal 1815 al 1818 attraverso documenti d’archivio” Marcello Camici. Marchetti editore 2017. Pisa)
Il governatore poi scrive a Corsini (principe Neri Corsini è ministro dell’interno) il 13 luglio 1816:
“Eccellenza
Il Sig Tenente Colonnello Mellini mi ha rimesso il conto qui annesso della spesa occorsa a tutto il 24 giugno prossimo passato di lire 240.13.4 per l’escavazione degli oggetti d’antichità alla quale egli presiede ed accudisce indefessamente di persona.
Nel trasmettere a V.E. questo conteggio perché possa conoscere l’importare della spesa di questo lavoro,il quale tra un mese si giudica che potrà essere condotto al suo termine.
Desidero conoscere l’intenzione di S.A.I. e R. se sia in suo piacimento che si progredisca ad ultimarlo. Ed in attenzione degl’ordini che mi perverranno su questo particolare ho l’onore di confermarmi con distinto ossequio
13 luglio 1816
Strasoldo”
(Idem come sopra)
Dopo queste ultime due lettere l’amministrazione granducale che sembra aver “nicchiato” nell’emanare gli ordini di pagamento si attiva con la segreteria di Stato tramite lettera scritta a Strasoldo da GB Nomi,alto dirigente di detta segreteria di stato granducale ,con visto di N. Corsini.
Il 27 agosto 1816 Il Nomi rassicura Strasoldo che “Sua Altezza Imperiale e Reale ha ordinato che sia pagato al Tenente Colonnello Mellini le spese occorse per la prosecuzione dello scavo”.
Inoltre volendo ricompensare lo zelo e la premura del Mellini “si è compiaciuta di accordargli una gratificazione di zecchini dieci….mentre ha comandato che non si prosegua ulteriormente nell’intrapreso lavoro… che si riserva all’occasione di avere presente i suoi servigi”
“A Strasoldo Governatore militare e civile dell’Elba
Ill.mo Sig.Sig.Pron. Col.mo
Coerentemente agli Ordini contenuti nella precedente Memoria di questa I. R. Segreteria di Stato de 28 Maggio prossimo passato Sua Altezza Imperiale e Reale ha ordinato che sia pagato al Tenente Colonnello Mellini le spese occorse per la prosecuzione dello scavo da Esso diretto,dietro la Sovrana Approvazione, intrapreso nelle vicinanze di Capoliveri.
Inoltre volendo ricompensare lo zelo e la premura del Colonnello predetto, mentre ha comandato che non si prosegua ulteriormente nell’intrapreso lavoro, si è compiaciuta di accordargli una gratificazione di zecchini dieci sulla R.Depositeria incaricando pure VS Ill.ma di fargli sentire che si riserva nell’occasione di avere presente i suoi servigi.
Nel partecipare a VS Ill.ma tali Determinazioni per l’uso conveniente, devo prevenirla che è stato già scritto l’occorrente al Dipartimento delle R.R. Finanze.
Ho l’onore di essere con distinta stima ed ossequio
Di Vs Ill.ma
Dalla I. e R. Segreteria di Stato
Lì 27 Agosto 1816
Dev.mo Obbl.mo Serv.re
GB Nomi
Visto N. Corsini“
(Idem come sopra)
Del contenuto di questa lettera Strasoldo si affretta con lettera scritta il 6 settembre 1816 ad avvisare Cantini direttore delle Regie Rendite in Portoferraio affinchè l’ordine di pagamento al Tenente Colonnello Mellini venga effettuato.
“A Cantini
Direttore regie rendite
Portoferraio
Ill.mo Sig.
Trasmetto a VS. Ill.ma l’articolo della lettera di S.E. Corsini pervenutami col Dispaccio dell’Imp. e R. Segreteria di Stato del 27 Agosto del seguente tenore - Inoltre volendo S.A.I. e R. ricompensare lo zelo e la premura del T.e Colonnello Mellini mentre ha comandato che non si prosegua ulteriormente nell’intrapreso lavoro, si è compiaciuta accordargli una gratificazione di zecchini dieci sulla R. Depositeria incaricando Lei a farli sentire,che si riserva all’occasione avere presenti i suoi servigi -
Nel partecipare a VS Ill.ma questa Sovrana Disposizione nella sicurezza che quanto prima le perverrà dal Sig. Direttore dei Conti l’ordine di effettuare sul pagamento il T. Colonnello predetto la prego per mezzo mio di farli proseguire la sopradetta sua gratificazione.
Persuaso della di Lei gentilezza a compimento ho il piacere di verificarmi con distinta stima
Strasoldo”
(Idem come sopra)
Traspare in queste ultime parole di Strasoldo rivolte al Cantini quasi un sollievo nei confronti del Mellini per far sì che abbia esito il pagamento dello scavo archeologico e la fine di detto scavo.
Nel suo scrivere,tratteggia la Sovrana Disposizione “nella sicurezza che quanto prima le perverrà dal Sig. Direttore dei Conti l’ordine di effettuare sul pagamento il T. Colonnello”e perciò rivolgendosi al Cantini lo invita a predisporre il pagamento: “la prego per mezzo mio di farli proseguire la sopradetta sua gratificazione”
Siamo arrivati a settembre del 1816.
Anche se il governo granducale ha ordinato di non continuare nell’opera di scavo, questa ha già prodotto risultati eccellenti.
Così, nei primi mesi dell’anno 1816 vengono alla luce reperti archeologici belli ed importanti alcuni dei quali oggi sono esposti al museo archeologico della Linguella.
Termina qui il carteggio.
Se oggi possiamo ammirare manifatture così belle, oltre che al tenente colonnello Mellini, dobbiamo anche ringraziare tutta l’amministrazione pubblica granducale e in modo particolare Strasoldo, governatore militare e civile dell’Elba.
Marcello Camici
Nelle foto:
Reperti metallici (pinze di bronzo,manico di infundibulum,punta di lancia di ferro), Metà III-II secolo a.C. Dalla documentazione grafica di Mellini 1816. In Michelangelo Zecchini https://www.academia.edu/40642233/LA_NECROPOLI_TARDO_ETRUSCA_E_ROMANA_DEL_PROFICO_PRESSO_CAPOLIVERI_ISOLA_DELBA
Museo archeologico della Linguella. Portoferraio. Necropoli del Profico. Olpe a vernice nera (inizi III secolo a.C.)