Lo statuto stabilisce regole per il Consiglio Generale:
A) riunirsi almeno due volte l’anno per imborasre nella borsa del sonsiglio generale tutti i nominativi che hanno maturato il diritto all’imborsazione tra cui quello di aver abitato per almeno cinque anni in Portoferraio;
B) quando il consiglio è riunito vincono quelle deliberazioni che il consiglio generale prende con fave nere corripondenti alla metà più una di coloro che sono adunati alla presenza del cancelliere;
C) il consiglio generale ogni anno nomina un Consiglio particolare ordinario il quale tratta gli affari della comunità che ordinariamente accadono.
Questo il testo integrale dello statuto del 1713 relativo alle regole del consiglio generale:
“A dì 4 maggio 1713 Portoferraio
Statuti e Ordinamenti del Ser.mo Granduca di Toscana Nostro Signore concernenti la forma di governo et reggimento della terra di Portoferraio nell’isola dell’Elba (...)
4° Riunirsi almeno due volte l’anno per imborsare in detta Borsa tutti quelli che haveranno habitato in detto luogo per il tempo che di sopra et haveranno le qualità predette a dichiarazione di detto Consiglio
5° Vinchino le loro deliberazioni per la metà et una pìù a fave nere del numero di quelli che saranno adunati e per ora il cancelliere di detto consiglio sia il cancelliere del commissario et vinchesi per partito di detto Consiglio generale come di sopra
6° Habbi autorità detto Consiglio di vincer ciascun anno un Consiglio particolare Ordinario per il quale si trattino i negozi della Comunità occorrenti ordinariamente“
(Filza “Statuti” (già E1). “Statuti e Ordinamenti del Ser.mo Granduca di Toscana Nostro Signore concernenti la forma di governo et reggimento della terra di Portoferraio nell’isola dell’Elba”.Carta senza numero di pagina.Archivio preunitario del comune di Portoferraio. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800)
E’ dalla lettura del ”libro dei partiti“ che queste regole si mostrano in tutta la loro dettagliata importanza nel rendere ordinata la vita amministrativa della comunità di Portoferraio nel secolo decimo ottavo.
Il “libbro dei partiti” detto anche della comunità è così chiamato perchò in esso vengono scritti i “partiti” cioè le decisioni che il Magistrato degli Anziani prende su ogni argomento all’ordine del giorno di ogni adunanza.
Potremmo definirli con termine moderno deliberazioni del consiglio comunale.
Riuniti in filze, sono catalogati come “deliberazioni” nel catalogo generale dell’archivio storico del comune di Portoferraio.
Sono importanti manoscritti e la lettura di essi, spesso non facile, è molto interessante perché consente di far conoscere il vivere quotodiano in Portoferraio nel secolo decimo ottavo.
E’ infatti da questo secolo che i “partiti” iniziano ad essere stati archiviati e conservati.
Ho letti i libri dei partiti relativi agli anni che vanno dal 1743 al 1765. (Foto 1)
Una caratteristica delle pagine manoscritte di questo libro dei partiti è quella di essere tutte timbrate con lo stemma della dinastìa austriaca Asburgo Lorena a dimostrazione che la giurisdizione esistente a Poroferraio è quella del granducato di Toscana che, nel periodo studiato, 1743- 1765, è sotto la dinastìa asburgo-lorena.
Il libro dei partiti relativo agli anni 1750-1755 si apre con note di Pietro Saller Auditore e Cancelliere.
Il Saller precisa che quanto è scritto nel libro è stato da lui notato personalmente o da altro cancelliere da lui indicato, a perpetua memoria, affinchè si possa comprendere gli atti celebrati.
Ecco il testo integrale delle note di Pietro Saller, auditore e cancelliere, che apre il libro dei partiti anni 1750-55
“In esecuzione della legge dell’Augustissimo Imperatore Francesco Gran Duca di Lorena nostro Clementissmo Signore al dì 20 dicembre 1749 che comincia =Essendo noi informati= si è lasciato di contare gli anni finora secondo lo stile fiorentino e pisano si computavano dalla incarnagione di Nostro Signore Gesù Cristo ed il luogo di detto stile si è introdotto l’altro comune di venirsi dall’era volgare cristiana (...) comunemente che comincia a contare dalla Nativià secondo la quale questo prossimo gennaio è il rimo dell’anno mille settecento cinquanta. E tutto questo ho notato di mia mano o d’altro Ministro di mio ordine e da me collazionato nel presente libro di partiti di questa Comunità di portoferraio a perpetua memoria ed acciocchè per l’intelligenza delli atti celebrati fino al presente giorno costi sempre all’antico stile e della presente variazione e alla maniere in cui vi è eseguita questo dì primo gennaio 1750
Pietro Saller Auditore e Cancelliere”.
(Carta 2. Filza” Libbro di partiti della comunità di Portoferraio detta di primo gennaio 1750 fino al 29 giugno 1755”. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Deliberazioni. Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici
Foto 1 - Copertina della filza “Libbro di partiti della comunità di Portoferraio detta di primo gennaio 1750 fino al 29 giugno 1755”
Foto 2 - Timbro. ”Libbro di partiti della comunità di Portoferraio detta di primo gennaio 1750 fino al 29 giugno 1755”. Già e1, Carta 1. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Deliberazioni. Archivio storico comune Portoferraio
Foto 3 - Carta 2 della Filza ”Libbro di partiti della comunità di Portoferraio detta di primo gennaio 1750 fino al 29 giugno 1755”. Già E1. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Deliberazioni. Archivio storico comune Portoferraio