L'Associazione Amici del Festival “Elba Isola Musicale d’Europa” è lieta di presentare per sabato 5 novembre alle ore 18,30 un appuntamento con la musica classica al Teatro dei Vigilanti – Renato Cioni.
Il Quintetto di Fiati: Lorenzo Sanna, flauto - Gianluca Tassinari, oboe - Alessandro Casini, clarinetto - Filippo Ricucci, fagotto - Gabriele Ricci, oboe.
Musiche di F. Danzi, P. Hindermith, F. Farkas, J.Ibert
Il concerto è promosso dall’Accademia dei Generosi di Firenze, dall’Associazione Amici del Festiva “Elba , isola musicale d’Europa” e dal Comune di Portoferraio, Assessorato per la cultura.
Il moderno quintetto di fiati nasce dall'ottetto prediletto alla corte di Giuseppe II alla fine del XVIII secolo a Vienna. L'influenza di Haydn nella scrittura da camera ed i progressi nella costruzione di questi strumenti in quel periodo, suggerì possibilità quasi inesplorate per i fiati e li resero più utili in piccoli ensemble, portando i compositori a scrivere per formazioni più piccole.
Le composizioni di Anton Reicha (1770-1836) e di Franz Danzi (1763-1926) hanno “codificato” il genere, ed i loro brani rappresentano ancora oggi standard del repertorio. Sebbene il quintetto di fiati subì un periodo di crisi nella seconda metà del XIX secolo, nel XX c'è stato un rinnovato interesse per la formazione da parte dei principali compositori, ed oggi questa formazione è un ensamble da camera standard, apprezzato per la sua versatilità e varietà di tono di colore che dà la possibilità di sperimentare nuove sonorità, cercare nuovi mondi e percorrere nuovi linguaggi e timbri.
Il programma propone il “Quintetto per fiati Op. 56” di Franz Danzi (1763-1826), precursore dei romantici e tra i primi a comporre per quintetto di fiati; “Kleine Kammermusik Op. 24 n. 2” di Paul Hindemith (1895-1963), un classico della musica del Novecento; “Early Hungarian dances from 17th Century” di Ferenc Farkas (1905-2000) ispirate a danze del barocco ungherese di provincia; si conclude con “Trois pièces brèves” di Jaques Ibert (1890-1962), lievi e spumeggianti scritti originariamente per una pièce del drammaturgo George Farquhar.
Ingresso libero