Rispondo personalmente a quanto scritto dal Comune di Campo nell’Elba in merito al riconoscimento regionale delle due strutture elbane che mi vede chiamata direttamente in causa.
Prima di tutto vorrei precisare che l’ottenimento della qualifica di museo di rilevanza regionale è un risultato davvero straordinario, un successo per l’Elba intera, che non merita di essere offuscato da polemiche che hanno come effetto diretto, ahimè, solo quello di sminuire l’enorme lavoro che è stato fatto da chi ha lavorato duramente per arrivare a questo sudato traguardo, in particolare modo quello, encomiabile, di chi gestisce il museo MuM e del suo direttore, verso i quali nutro una stima sincera e profonda.
Al contrario di quanto riportato nel comunicato, ci tengo a precisare che non è mai stato concordato con me, per motivi che mi sembrano ovvi, nessun comunicato congiunto.
Infatti, una notizia di questa portata, doveva essere veicolata in primis dalle due amministrazioni comunali e dai rispettivi uffici stampa, e solo in un secondo momento dal Sistema Museale, che può avere in questo contesto certamente una funzione di supporto e di coordinamento, ma non certo un ruolo tale da “scavalcare” la voce degli amministratori.
Si tratta di una notizia che, a mio avviso, ha una connotazione esclusivamente positiva della quale non bisogna dimenticarsi.
Il riconoscimento regionale è stato raggiunto quest’anno per la prima volta dai due musei isolani (che in passato avevano tentato più volte di ottenerlo senza riuscirci) grazie a un vero lavoro di squadra del quale mi sento personalmente molto soddisfatta: grazie all’impegno corale di direttori scientifici, gestori, delle amministrazioni comunali e del sistema museale che nel corso dell’ultimo anno ha portato avanti diversi progetti affinché i singoli musei fossero in grado di raggiungere gli standard richiesti dalla Regione Toscana che prima non avevano.
Fra questi, ci tengo a ricordare il progetto di rete che ha portato alla produzione di video LIS per tutti i musei, guide multimediali con la Lingua dei Segni Italiana che ci ha permesso di offrire finalmente uno strumento per l’accessibilità museale a persone sorde, finora mancante sul territorio e giustamente richiesto dagli standard nazionali.
Inoltre, abbiamo provveduto alla creazione di un sistema di prenotazione online delle visite nei musei, e a garantire a tutte le strutture una visibilità online anche per quei musei che non dispongono di un sito web o di pagine social. Per gli stessi principi è stato ampliato l’orario di apertura al pubblico tramite le aperture straordinarie in occasione delle festività natalizie, per garantire alla comunità locale di conoscere e partecipare alla vita attiva dei musei isolani.
Queste e molte altre iniziative virtuose, come la collaborazione scientifica del Comune di Portoferraio con un’istituzione importante come Le Gallerie degli Uffizi, così come quella del MuM con le Università e con il prestigioso ICCD, si sono aggiunte a quanto già fatto nel corso degli anni dai singoli musei.
Per tutti questi motivi sopra descritti, per l’importanza che questo riconoscimento rappresenta, e per la collaborazione serena e virtuosa che è sempre intercorsa fra i musei, fra i vari gestori, e personalmente fra me e tutti gli altri responsabili scientifici, mi risulta davvero di difficile comprensione capire come una premialità di questa portata, per molti aspetti afferente alla sfera puramente tecnica, possa essere stata trasformata in veicolo di polemica politica adottando dei toni di comunicazione poco idonei e veicolando perfino notizie non veritiere.
Personalmente, posso soltanto complimentarmi sinceramente e in uguale misura con i due sindaci, con i due assessori alla cultura, e con i gestori delle strutture per l’eccellente risultato ottenuto.
Non vedo, in questo contesto, nessun motivo per screditare quanto di veramente buono è stato fatto per il bene di un’isola e per i suoi istituti culturali, per la comunità elbana intera alla quale è rivolto tutto il nostro e il mio impegno, finalizzato unicamente ad offrire un’offerta culturale migliore, competitiva, sana e partecipativa anche in virtù di un coinvolgimento sempre più ampio delle nostre scuole e dei nostri ragazzi.
Per il futuro si può certamente auspicare ad un coordinamento della comunicazione diverso, che può senza dubbio essere migliorato, senza dimenticarsi che quando parliamo di musei e di luoghi culturali parliamo di istituti al servizio della popolazione, custodi di storie antiche e moderne e di patrimonio che devono essere fruibili per tutti, e che questo riconoscimento ci darà modo di migliorarci e di stimolare ancora una volta nuove progettualità per le quali sarà richiesta tutta la collaborazione possibile, che sono certa non mancherà.
Valentina Anselmi
Nota della Redazione
Poiché ci giunge notizia di una polemica che si sta sviluppando (e crescendo) sulla questione specifichiamo quanto segue:
a) La sigla M.U.M. che appariva non in calce alll'articolo sotto la titolazione del pezzo (e che ovviamente è apparsa anche nei "lanci Facebook") non è stata giustapposta direttamente dall'autrice della nota ma, per un mero errore, è stata aggiunta dalla Redazione, che si scusa per in fraintendimento involontariamente generato.
b) La foto che correda il pezzo è stata scelta in maniera casuale tra quelle di repertorio "museale" di cui la redazione di Elbareport dispone. L'Autrice dell'articolo non ha inviato immagine alcuna.