La realizzazione di un Orto botanico, nei pressi dell’Eremo di Santa Caterina, si è sviluppata da un’idea dei botanici Gabriella Corsi e Fabio Garbari dell’Università di Pisa e dello scrittore e fotografo tedesco Hans Georg Berger nel 1992.
Una prima ricerca etnobotanica ha evidenziato gli usi tradizionali di piante alimentari e medicinali della gente di Rio nell’Elba (Quaderni di S.Caterina n.4, Speciale Botanica, Pacini Editore 1993).
L’Orto dei Semplici Elbano è stato progettato dagli Architetti Roberto Gabetti, Aimaro Isola.
Ha aperto le sue porte al pubblico nella primavera del 1997, con il patrocinio della Società Botanica Italiana e da allora l’Orto da sempre collabora con botanici dell’Università di Pisa per la flora spontanea e della Scuola di Studi Superiori Sant’Anna di Pisa per la parte agraria. Dal 2020 la supervisione scientifica è affidata al Porf. Angelino Carta del Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa.
Dal 2019 al 2021 la gestione è stata affidata al Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. L’Orto è in continuo sviluppo grazie al lavoro di giardinieri, di volontari e di alcuni soci dell’Associazione degli Amici dell’Eremo S. Caterina, proprietaria del terreno. Negli ultimi otto anni, attraversando diverse gestioni, le cure dell’Orto sono state fatte dall’apicoltore Roberto Ballini.
Oggi la gestione è affidata all’erborista, cultore dell’etnobotanica Dott. Francesco Marino, che cura e sviluppa le collezioni e organizza la manutenzione e l’accesso del pubblico.
Per la stagione 2023 sarà possibile visitare il nucleo antico dell’Orto dove è raccolta la flora spontanea della macchia mediterranea, degli antichi vitigni elbani, gli endemismi, le dune marine e le piante ad uno alimentare e medicinale, oltre ad un’area panoramica dove le piante spontanee sono allestite a funzione decorativa per come in uso negli antichi giardini elbani.
Per la riapertura è stata completamente rinnovata un’area che accoglierà un antico grano coltivato sull’isola fino agli inizi del ‘900 denominato Calbigia Bianca anche conosciuto con il nome di Biancolino. Si presume che questa varietà di grano fosse in uso già in epoca etrusca e coltivato successivamente dai romani. Alcune fonti scritte riportano che era in uso fino alla fine del XVIII secolo e coltivata solo nel Granducato di Toscana (1569 - 1859). Grazie a Leopoldo II, sul finire della Piccola Era Glaciale (XIV-XIX sec.) si decise di aprire i dazi e l’uso di questa varietà venne sdoganato nuovamente in tutta Italia.
La presenza di questo grano presso l’Orto dei Semplici ha due buone ragioni: il primo motivo è che era tradizionalmente coltvato sull’isola e usato ad esempio per fare il pane votivo di San Defendente a Poggio nel Comune di Marciana (Elba occidentale). Il secondo motivo è che oggi la Calbigia Bianca è oggetto di un progetto di reinserimento nelle colture dell'Isola d’Elba attraverso campi riproduttivi presso aziende agricole locali.
La distribuzione dei semi, per il reinserimento isolano, è coordinata da Assapora Laboratorio Artigianale di Rio Marina attingendo dai semi del Mulino Arleo nel Parco Nazionale del Pollino.
Gli orari di aperture al pubblico della stagione 2023 dell’Orto dei Semplici Elbano sono consultabili, e scaricabili, sui canali social Facebook e Instagram.