Sono stati pià di trecento i visitatori della Torre degli Appiani di Rio Marina nella giornata di apertura della mostra “Camera con Vista”, in programma alla Torre degli Appiani fino al 10 settembre con alcune delle fotografie più importanti di Giovanni Pietro Nardi, scomparso nel 2002 e riconosciuto come uno dei 100 migliori fotografi italiani di tutti i tempi.
La mostra è curata da Nicola Calocero e dagli eredi Nardi: dal figlio Carlo e dalla nipote Francesca Allegra, studiosa di arte, che ha colto l’occasione del centenario di Giovanni Pietro, nato nel 1923, per valorizzare il suo ricco archivio.
Le foto in mostra sono tutti bianco e nero originali e rappresentano un piccolissimo ma significativo estratto di un archivio di quasi diecimila scatti che racconta l’Italia degli ultimi 40 anni dello scorso millennio.
“Vogliamo ringraziare l’amministrazione comunale di Rio, nelle persone del sindaco Marco Corsini e dell’assessore Mattia Guerrini – ha dichiarato Francesca Allegra Nardi, nipote dell’autore della mostra fotografica – E’ la prima volta che questa mostra esce dal territorio marchigiano, e tutto questo avviene a cento anni dalla nascita dell’autore, mio nonno. Un grande onore, per me personalmente e per tutta la famiglia Nardi”.
“Questa sera riapriamo e mettiamo nuovamente a disposizione di tutti la Torre degli Appiani - ha tenuto a sottolineare l’assessore alla cultura del Comune di Rio Mattia Guerrini - che è una delle location più belle presenti sull’isola e alla quale noi piaggesi siamo molto legati. La riapriamo ospitando una mostra fotografica di assoluto livello. Avrete la possibilità di vedere, da oggi fino al 10 settembre, alcune delle fotografie di Giovanni Pietro Nardi scomparso nel 2002 e riconosciuto come uno dei 100 migliori fotografi italiani di tutti i tempi. Con noi oggi c’è la nipote Allegra Nardi, storica dell’arte, con il fidanzato Ugo. Voglio ringraziali perché si sono subito calati nella nostra realtà rendendosi molto disponibili. Il grande valore di questa mostra rappresenta in qualche modo il nostro manifesto programmatico, ovvero sfruttare uno spazio espositivo così importante, ospitando per i prossimi 5 anni iniziative di livello. Questo spazio verrà finalmente valorizzato come, probabilmente, non è mai stato fatto finora”.