Fetovaia, porto neolitico dei sardi nel 3720 avanti Cristo.
Circoli "Arzachena" di Piane alla Sughera, sulla montagna di Fetovaia, sono tombe a circolo del neolitico molto simili a quelle dei Circoli di li Muri, in Sardegna.
Sono datate empiricamente a circa prima metà del IV millennio a.C.
Secondo me si possono datare con maggior precisione al 3750 circa, data la situazione che si configura in quell'epoca di particolare intensità nelle rotte marittime dei commercianti sardi di ossidiana.
Prendo spunto dal ritrovamento di un sito neolitico in Provenza contenente un deposito di circa 5000 frammenti di ossidiana proveniente dal Monte Arci (Oristano).
Nel 2005, una scoperta rivoluzionaria è avvenuta presso Trets, nel sud della Francia, che ha ampliato significativamente la nostra comprensione della diffusione dell'ossidiana nella regione mediterranea nord-occidentale. Questo sito archeologico, chiamato "Terres Longues", si trova nella bassa Provenza calcarea, nel bacino di Trets, e presenta tracce di una densa attività preistorica.
Grazie a diverse indagini archeologiche, è stato rivelato che l'ossidiana, una pietra vulcanica spesso usata nella preistoria, era assente nelle strutture scavate ma era presente in un livello specifico di suolo del sito. Questo strato di suolo ha anche mostrato una grande quantità di selce (silex bédoulien), un altro tipo di pietra utilizzata dagli antichi abitanti.
Una datazione basata su reperti faunistici trovati alla base di questo livello di suolo ha rivelato che il sito risale all'estrema fine del periodo Chasséen, situandolo intorno al 3720 ± 80 a.C.
Impressionante è il numero di reperti di ossidiana trovati, che ammonta a 4548 pezzi, rendendo il sito di Terres Longues unico nel sud della Francia e oltre. L'ossidiana rappresenta più del 20% dell'intero assemblaggio, una percentuale notevolmente alta se paragonata ai dati conosciuti precedentemente. L'analisi tecnologica di questo assemblaggio litico ha l'obiettivo di definire la funzione del sito, in particolare il suo ruolo nei circuiti di diffusione dell'ossidiana e della selce beduliana (silex bédoulien) e la presenza eventuale di una colonia sarda che fungeva da centro commerciale di smistamento delle merci.
Angelo Mazzei
BIBLIOGRAFIA ESS.:
Renouvellement des données sur la diffusion de l’obsidienne sarde en contexte chasséen (Midi de la France): la découverte du site des Terres Longues ( Ville Trets En Provence, Bouches-du-Rhône)
Vanessa Léa, Muriel Pellissier, Bernard Gratuze, Sophie Boucetta et Cédric Lepère
Villaggi sotto roccia e sepolcri megalitici della Gallura.
S. PUGLISI, Bollettino di Paletnologia Italiana, n.s., V-VI, 1941-. 1942, pp. 123-141
Foto aerea di Francesca de Carolis
Foto 2 da wikipedia
Foto 3 da paesionline