Sul finire del settecento una serie di carte d’archivio documentano che Giuseppe Ferrieri, provveditore di strade, avvisa la magistratura comunitativa di Portoferraio della “situazione di degrado e soprattutto di estremo disagio in molte strade” sia urbane che extraurbane.
Il provveditore di strade è figura di funzionario pubblico settecentesco che non trova comparazione con alcuna figura odierna. Era incaricato dalla magistratura civica di controllare lo stato delle strade pubbliche e private nonché degli edifici ed avvisare con comunicazione scritta “i rappresentanti della Magnifica Comunità di Portoferraio” (Gonfaloniere e Priori) del luogo dove era degrado, del tipo di degrado presente,quali provvedimenti da prendere per porvi rimedio, quali le spese da sostenere.
Ciò faceva il provveditore di strade con segnalazione scritta, chiamata “istanza”.
Tale istanza era obbligatoriamente presa in carico dal magistrato civico che poteva poi anche chiedere assistenza ad un tecncio.
L’ing. Giovanni Grazzini, unitamente con il visto di Giuseppe Ferrieri, provveditore di strade, in esecuzione dei comandi ricevuti, relaziona con scritto peritale al magistrato Civico di Portoferraio sullo stato di strade interne alla città, il 23 gennaio 1795.
E’ relazione molto interessante: informa in modo dettagliato sul degrado presente in Portoferraio (luoghi e vie), sugli interventi da fare e sulle spese da sostenere.
Questo il testo del documento manoscritto:
“Ill.mi SS.ri Gonfaloniere e Priori Rappresentanti la Magnifica Comunità di Portoferraio
In esecuzione degli stimatissimi comandi delle SS.rie LL.M.M. io sottoscritto mi sono trasferito unitamente al Sig Giuseppe Ferrieri Provveditore di Strade a riconoscere e misurare le qui sotto notate strade ad oggetto di proporre il necessario riattamento e sono:
1. La strada che principia dal pozzo detto del Varesi fino alla cantonata della Casa de S.ri Cantini da farsi di lastrico sabbiato con suo fognolo Lire 641.13.4
2. La strada dalla detta cantonata de S.ri Cantini alla fogna detta dei S.ri Filippi da farsi pavimento di lastrico sabbiato con fogna Lire 2730
3. Un fognolo per levare l’acqua dalla vasca del S.ri Vantini e incnalat nella fogna suddetta lire 100
4. La via Paradisa da farsi del solito lastro sabbiato con quella fogna che sarà necessaria lire 2245.16
5. La salita che dalla Via Borgo le Noci mette nella via degl’Ebrei da farsi di smalto fra i cordoni che v’esistono lire 27.6.8
6. la via degl’Ebrei da farsi pavimento di smalto lire 500
7. Per far quand’occorre per render libera da putridumi la chiostra della del Sig Girolamo Vantini lire 100
Somma in tutto Lire 6595.16.8
Portoferraio 23 gennaio 1795
Gio Grazzini Ingegnere
Visto Giuseppe Ferrieri Provveditore di Strade”
(Filza “Istanze e negozi della comunità dal 1795 al 1798”. C30. Carteggio magistrale. Carta senza numero di pagina. Archivio preunitario del comune di Portoferraio. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Archivio storico comune Portoferraio)
A Portoferraio la via Paradisa e la via degli Ebrei sono facilmente individuabili ancora oggi mentre lo è meno via Borgo le Noci. Questo Borgo è uno dei primi a costituirsi all’interno della città di Cosimo.
Lo troviamo infatti citato in documento di archivio del 1574 : “…seguono tredici casuccie d’una sola stanza a terreno con un poco di soppalco et le tengono li infrascritti chiamate il borgo alla noce …”
(Cfr pg 257 di “Cosmopolis. Portoferraio medicea storia urbana 1548-1737”. GM Battaglini. Multigrafica editrice. 1978. Archivio Mediceo. Filza 606 cc.120-136. ”Nota delle case di Portoferraio“)
Marcello Camici
Nell'immagine - Relazione peritale al magistrato civico.23 gennaio 1795 Filza “Istanze e negozi della comunità dal 1795 al 1798”. C30. Carteggio magistrale. Carta senza numero di pagina. Archivio preunitario del comune di Portoferraio. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Archivio storico comune Portoferraio.