Il Premio La Tore compirà vent’anni nel 2024 e sono previste alcune iniziative che coinvolgeranno alcuni artisti dell’Elba: tornerà inoltre ad essere accompagnato da un concerto in omaggio al vincitore, così come è stato fatto in molte edizioni.
Il terzo finalista della cinquina dei possibili vincitori è lo scrittore, saggista e giornalista Gad Lerner, selezionato da un autorevole membro del comitato d’onore e amico del premio, il dott. Alfredo Giordano. Volto notissimo della televisione italiana, ha condotto numerosi programmi televisivi di attualità culturale e politica. Con ‘Scintille. Una storia di anime vagabonde.’ (Feltrinelli, 2009) è stato vincitore del Premio Selezione Campiello e del Premio Cesare Pavese nel 2010. Del libro pubblicato da Feltrinelli leggiamo: (…) Gilgul, nella Qabbalah ebraica, è il frenetico movimento delle anime vagabonde che ruotano intorno a noi quando la separazione dal corpo è dovuta a circostanze ingiuste o dolorose. Tanto violenti possono essere i conflitti che attendono gli spiriti rimasti sulla terra, che la tradizione parla addirittura di ‟scintille d’anime” prodotte dalla loro frantumazione. Con questo libro inatteso, di straordinaria intensità e autenticità, Gad Lerner ha deciso di addentrarsi nel suo gilgul familiare, nelle ‟scintille d’anime” della sua storia personale. Suo padre Moshé reca il trauma della Galizia yiddish spazzata via dalla furia della guerra, e mai davvero trapiantata in Medio Oriente. Dietro di lui si staglia enigmatica la figura di nonna Teta, incompresa e dileggiata perché estranea alla raffinatezza levantina della Beirut in cui è cresciuta Tali, la moglie di Moshé. Ma anche la Beirut degli anni Quaranta, luogo d’incanto senza pari, si rivela un recinto di beatitudine illusoria. Vano è il tentativo di rimuovere lo sterminio degli ebrei d’Europa e la Guerra d’indipendenza nella nativa Palestina: anche se taciuti, questi eventi si ripercuotono nella vicenda familiare generando malessere e inconsapevolezza. Le anime vagabonde nel gilgul reclamano di essere perpetuate nel riconoscimento, senza il quale non c’è serenità possibile. Autore di numerossimi saggi e al centro della vita politica italiana da oltre trent’anni rappresenta senza dubbio una voce molto particolare nel panorama culturale italiano. La prestigiosa Enciclopedia Treccani così ne redige una sintetica ed esaustiva biografia: ‘Di famiglia ebraica, dopo aver lavorato al quotidiano ‘Lotta continua’, a ‘Il Lavoro di Genova’ e a ‘Il manifesto’, dal 1983 è stato inviato politico del settimanale ‘L’Espresso’. Dal 1993 al 1996 vicedirettore e, fino al 1998, corrispondente de ‘La Stampa’, è stato per alcuni mesi direttore del TG1 per la RAI (2000). Nel 2001 è passato all'emittente televisiva La 7, dove è rimasto fino al 2013 e dove ha condotto fino al 2012 il programma ‘L’infedele’ e nel 2013 ‘Zeta’. Del 2014 è il programma di approfondimento ‘Fischia il vento’, in onda su laeffe e Repubblica.it, del 2016 Islam, Italia, del 2017 sono ‘Operai e Ricchi e poveri’, del 2018 ‘La difesa della razza’ e del 2019 L'approdo su RAI Tre. Attivo in politica nelle file del Partito Democratico, è stato membro del «Comitato dei 45» che ha stilato il regolamento delle elezioni primarie per la costituente del PD; inoltre è stato fra gli estensori del Codice etico del medesimo partito. Ha pubblicato alcuni saggi, tra i quali occorre citare: Operai (1987); Crociate. Il millennio dell’odio (2000); Tu sei un bastardo. Contro l’abuso d’identità (2005); Scintille. Una storia di anime vagabonde (2009); Concetta. Una storia operaia (2017); Noi, partigiani. Memoriale della Resistenza italiana (2020); L'infedele. Una storia di ribelli e padroni (2020); con L. Gnocchi ha curato i volumi Noi partigiani. Memoriale della Resistenza italiana (2020) e Noi ragazzi della libertà. I partigiani raccontano (2021).’
L’Evento del prossimo luglio a Marciana Marina vedrà la partecipazione nuovamente della Libreria Rigola di Marciana Marina. Da sempre il premio viene promosso da Franco e Lucia Semeraro, insieme con l’Hotel Gabbiano Azzurro. Condurrà la serata il prof. Angelo Filippo Rampini dell’Università di Brescia, mentre il dott. Marcello Bruschetti, patron di Evo Enoglam, omaggerà il vincitore. Acquisterà l’opera del premio 2024, grazie all’amico il presidente Arch. Fabio Murzi, Acqua dell’Elba. Il premio come di consueto vede il Patrocinio del Comune di Marciana Marina e la partecipazione della ProLoco marinese.
Jacopo Bononi-Franco Semeraro
Comitato promotore del Premio letterario La Tore isola d’Elba