Il 21 gennaio è la Domenica della Parola (di Dio).
E' questo il quinto anno che si celebra la giornata voluta da papa Francesco per richiamare la centralità della Bibbia nella vita personale e comunitaria, non solo per un giorno ma per tutto l'anno e sempre.
Il credente è chiamato a meditare, vivere e annunciare la Parola di Dio.
In un intervento di quattro anni fa (1), mi chiedevo: "La Bibbia è conosciuta? Gli stessi cristiani hanno una frequentazione assidua di quella che considerano Parola di Dio? Oltre ai brani biblici letti durante la Messa, ci si preoccupa di leggerla e ascoltarla durante la settimana, durante la giornata?".
Citavo anche il cardinale Bassetti (che è stato vescovo di questa diocesi) che parlava di un recupero dell'essenziale (l'ascolto della Parola) e di un atteggiamento di apertura per permettere "alla Parola di liberare la sua carica profetica" al fine di "discernere e comportarsi di conseguenza". Da qui, l'esigenza per tutta la pastorale della Chiesa di tornare alla freschezza del Vangelo per individuare "nuove strade, metodi creativi, altre forme di espressione, segni più eloquenti, parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale" (papa Francesco).
Qualche giorno fa, Francesco ha scritto: "La Parola di Dio è un dono rivolto a ciascuno. Non possiamo mai restringerne il campo di azione perché essa, al di là di tutti i nostri calcoli, germoglia in modo spontaneo, imprevisto e imprevedibile, nei modi e nei tempi che lo Spirito conosce".
Rivolta a ciascuno, la Parola si può ascoltare in comunità e da soli, con diversi approcci fra loro integrabili.
E' sicuramente positivo leggerla in gruppo, e solo come esempio cito un'esperienza portoferraiese (2).
Per questo l'evento di domenica prossima può essere l'occasione per riprendere o iniziare un cammino anche personale di frequentazione della Bibbia, che è "una storia d'amore" (3).
Ma è un invito anche a chi la considera un testo letterario o sapienziale, riconoscendone una fonte per comprendere la nostra cultura e per aprire orizzonti di futuro (lo scrittore Erri de Luca è assiduo lettore della Bibbia, specie degli scritti ebraici, e si autodefinisce paradossalmente "non credente e non ateo"). Per questo motivo, alcune persone (di vario orientamento religioso e culturale) stanno pensando ad una lettura, diciamo "laica", degli scritti biblici, da praticare in gruppo, dove non ci sono maestri ma condivisione, in semplicità, delle proprie scoperte e riflessioni a partire dal testo preso in considerazione. E ciò attraverso diverse modalità, anche artistiche (poesia, pittura, danza, immagini...), capaci di comunicare a vari livelli.
Se qualcuno è interessato ad avere informazioni, può contattarmi, anche scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Nunzio Marotti
(1) La Bibbia, questa sconosciuta. Liberare la sua carica profetica
(2) Pani pesci e Parola. Vangelo e ricette semplici - A gennaio 2008, viene pubblicato dalla Parrocchia San Giuseppe (Portoferraio) un libretto dal titolo <<i pani, i pesci, La Parola>>, che viene distribuito – nel corso delle benedizioni – a tutte le famiglie del territorio. E' il frutto della lettura del vangelo domenicale da parte di un gruppo parrocchiale ("Il gruppo di Vangelo del venerdì"), che era solito riunirsi il venerdì. Alternare Vangelo e ricette semplici: questa è la particolarità della pubblicazione, centrata sui tempi dell'anno liturgico.
(3) La Bibbia è una storia d'amore - Introduzione al mio volumetto Nel silenzio del cuore (2a edizione 2012). Per un'agevole e competente introduzione alla Bibbia, segnalo il blog di Anna Giorgi, biblista di Piombino (www.annagiorgi-ilregnodiaslan.it/), in particolare qui: La Bibbia dall’Abc