Ogni volta che allestiamo il consueto tavolo per mostrare selezionati reperti lasciati dagli archeologi dell’Università di Siena alla fine dell’ultimo scavo, reperti dedicati al pubblico, mi rendo conto quanto sia importante mostrarli.
Anche se sono reperti parziali, frammenti, in un certo senso “scarti”, sono una delle sorprese più gradite, perché sono stati preparati affinché grandi e piccoli possano vederli, ammirarli, rendersi conto anche toccandoli.
È curioso che tra i pezzi che suscitano più stupore ci siano i cubilia, con la loro forma, il loro peso, l’accuratezza del taglio della pietra, la constatazione che si tratti di serpentino e calcare elbano, scavato nelle immediate vicinanze.
Ma ciò che veramente affascina e coinvolge tutti, ma soprattutto i piccolissimi visitatori, così attenti ai particolari, sono le tesserine bianche, resti dei tantissimi mosaici del complesso monumentale, che ogni volta, con le scuole, provocano curiosità nei corridoi dei camminamenti esterni, che termina con la fiera consegna in biglietteria delle tessere, porte come un dono prezioso dalle piccole mani dei bambini accompagnati dai loro insegnanti.
Allora, il pensiero corre a quello che sarà il nuovo allestimento museale al Museo Archeologico della Linguella, una volta che il restauro sarà completato. Se questi sono gli scarti, quante meraviglie ci attendono, quando saranno esposte nelle sale museali?
Villa romana delle Grotte