Elbano di nascita, ora residente a Berlino, Gabriele Diversi (1995) ci apre le porte del suo studio/atelier ricavato negli spazi di lavoro del padre, un luogo potente dove si sperimenta, si crea, si fondono idee e tecniche che portano nuove ispirazioni.
È lui il protagonista di questo capitolo di #museodartista. Inserito nella suggestiva cornice del giardino artistico Open Air Museum Italo Bolano, a San Martino, Diversi “gioca” con le suggestioni e le prospettive delle opere del Maestro pittore e scultore portoferraiese.
Uno dei protagonisti del progetto A DIMORA – residenze, transiti, percorsi della Fondazione Italo Bolano, a cura della direttrice artistica Erica Romano e vincitore del bando Toscanaincontemporanea 2023 della Regione Toscana, Diversi oggi è un’artista pieno di stimoli e idee creative.
“A me piace pensarlo l’erede di Italo” - diceva ieri, durante lo shooting al Museo, Alessandra Ribaldone, presidente della Fondazione Italo Bolano ETS e vedova dell’Artista - “Non è solo una questione di radici, di luogo o di percorsi artistici: ma qualcosa nella gestualità e nel tratto artistico”.
Nelle immagini, anche opere di pittura su tela e su carta, queste in particolare sono l’inizio di una nuova serie dal nome “i miei nuotatori”, che indaga le tematiche del mare, dell’isola-isolamento, ma che riporta anche al mondo dell’adolescenza, della noia e del senso del tempo.
Nella video intervista Gabriele Diversi all'Open Air Museum Italo Bolano