Il restauro della torre marinese degli Appiani sembra procedere a passi svelti, e nel pomeriggio di venerdi 5 luglio, il sindaco Allori ha accolto nella sala consiliare i cittadini per fare il punto sullo stato dei lavori.
Il progetto di restauro conservativo e valorizzazione del simbolo di Marciana Marina è partito molti anni fa, ma è diventato necessario ed irrimandabile quando il 28 dicembre del 2017 un fulmine colpì l'edificio storico, creando importanti danni alla copertura della struttura.
L'incarico della progettazione è stato conferito dal Comune all'architetto portoferraiese Alessandro Pastorelli che, tenuto conto di alcuni studi del 2011 promossi dall'Università di Firenze sotto la guida del Prof. Centauro e con i rilievi del prof. Bertocci, ha sviluppato un progetto di alto valore storico che 'promette' di restituire ai marinesi la torre in una nuova veste che resterà, però, fedele all'originale.
L'edificio non presenta nessun problema strutturale - spiega Pastorelli - le reali criticità sono rappresentate dall'uso improprio che è stato fatto del manufatto in passato quando era usato come abitazione dalla Famiglia Brignetti.
Le pareti interne erano state ricoperte da pannelli, questo rivestimento, chiaramente non adatto alla struttura, ha fatto si che si creassero al di sotto strati di sale, che hanno reso complesse le operazioni di pulizia delle superfici.
E poi tubazioni e scarichi che sono stati completamente rimossi.
Era stato posato anche un pavimento in graniglia che, non solo creava un inutile aggravio sul solaio, ma in più nascondeva una pavimentazione in cotto che seguiva alla perfezione la forma rotonda della struttura.
In più sulla copertura della torre era stato costruito un manufatto, usato dal Brignetti come studio, e che sarà completamente rimosso.
Per questo importante progetto di restauro il Comune ha potuto contare su un finanziamento regionale (a fondo perduto) per interventi di rigenerazione urbana che coprirà per la quasi totalità i costi del lavoro.
I lavori sono stati affidati alla ditta di Francesca Lazzarotti che si occupa principalmente di edilizia per il restauro che, sotto la guida attenta dell'Arch. Pastorelli, sta eseguendo le operazioni di restauro nel maggior rispetto possibile dell'originale.
A partire dalle impalcature, costruite ad hoc per seguire la forma del manufatto, senza che queste creino nuovi danni o segni permanenti sulla struttura.
Anche nella scelta dei materiali da utilizzare, soprattutto per gli intonaci, sono stati selezionati materiali antichi e di pregio che restituiranno un risultato che non si discosti troppo dall'originale.
La struttura è stata completamente ripulita, sia all'interno che all'esterno, per rimuovere muschi e licheni che nel tempo avevano ricoperto l'intero edificio.
La pavimentazione si svilupperà a partire dalle lastre di cotto, trovate intatte sotto la graniglia, e che verrà così riproposto così com'era in passato.
I portoni, sia quello che guarda verso il porto, sia quello che si apre verso il mare, sono ben conservati e saranno quindi ristrutturati e restituiti all'edificio.
Per quando riguarda lo scalone di ingresso, manufatto separato rispetto al corpo della torre, nonostante si presenti strutturalmente resistente, si è comunque deciso per l'inserimento di barre in fibra di carbonio sotto i gradini in modo che si possa evitare un possibile futuro scollamento delle pareti.
Anche la "berardesca" verrà mantenuta nella sua forma originaria, sono state inserite della bacchette a sostegno delle mensole che mantengono inalterata la struttura evitando inutili aggravi sugli originali sostegni in pietra.
I lavori si stanno svolgendo sotto l'occhio attento della Sovrintendenza di Pisa e dovrebbero chiudersi entro la fine di settembre.