Il fronte di attacco di mare è costituito da fortificazioni che cingono Portoferraio e disposte a difendere da un attacco dal mare. Tali opere fortificate vanno per questo distinte da quelle disposte a difendere la città da un attacco di terra perciò chiamate fronte di terra.
E’ questa la prima lettura da fare osservando le mura che serrano il centro storico della città.
I due fronti di fortificazione, di mare e di terra, sono stati individuati bene nella “Pianta di Portoferraio per l’intelligenza delle osservazioni fatte sopra le Fortificazioni della medesima il 24 maggio 1758” .
Dalle annotazioni di tale pianta veniamo a sapere che “…Il fronte di mare fu determinato estendersi dalla faccia sinistra dell’Opera del Ponticello girando all’Opera della Tanaglia, la torre, gli tre Bastioni della Linguella e Cianca fino all’Opera di S. Fine. Il rimanente da S. Fine fino al Ponticello fu considerato come il Fronte di Terra…”
(Disegno a china acquerellato su carta ,cartella n 13,carta 879.Istituto storico e di cultura dell’Arma del Genio. Roma)
Il fronte di attacco di mare prende dunque corpo “dalla faccia sinistra dell’Opera del Ponticello”.
Questa faccia sinistra dell’Opera del Ponticello è ancora oggi visibile, abbandonata e in forte stato di degrado.
Il tratto del fronte di mare che con una muraglia si continuava da questa faccia sinistra, è scomparso.
La sua descrizione è utile per capire l’importanza non solo di ciò che resta della ridotta Reale del Ponticello, oggi visibile abbandonato e degradato sulla banchina della banchina di alto fondale, ma di tutta la zona che è stata completamente trasformata dallo sviluppo urbanistico.
Nel 1694 il governatore di Portoferraio Mario Tornaquinci, nella nota di lavori da lui eseguiti scrive:
“..Fatta una muraglia che attacca alla ridotta della bocca del fosso del Ponticello e congiunge alla controguardia sotto Porta di Terra. Nel fondamento vi sono andati molti pali et in particolare dalla parte di fuori : la sua lunghezza è b.a 290, alta b. 7 e mezzo larga in pianta b. 2 e tre quarti ridotta alla superficie b. 2 e mezzo .Due porte con i rastrelli ove sbarcano i carichi delle barche..”
(“Nota di lavori di fortificazioni, et altri civili fatti da me Mario Tornaquinci nella città Presidio e Fortezze di Poro Ferraio cominciati l’anno 1688;89:90:91;92;93:94 e 95. Miscellanea Medicea. Filza 464. Archivio di stato Firenze”)
Trasformando in metri le braccia fiorentine ci rendiamo conto delle dimensioni della muraglia descritta dal Tornaquinci: si tratta di un muro lungo circa 170 metri, alto circa 4 metri.
Dalla faccia sinistra della ridotta reale del Ponticello, ancora esistente, il fronte di attacco di mare prendeva inizio e corpo continuando con una muraglia sopra descritta dal Tornaquinci la quale lambendo il mare, oggi sostituito dalla banchina di alto fondale, andava a congiungersi alla controguardia sotto la porta di Terra.
La sua funzione era militare: serrare, chiudere con un fronte muragliato l’ingresso alla incursione del nemico che avesse voluto dal mare scendere e approdare a terra.
Tutto ciò è osservabile nel la foto 2 che è un particolare del dipinto olio su tela della veduta di Portoferraio nei primi anni del settecento. (Foto di copertina)
Due porte erano state aperte lungo il suo percorso chiuse da un cancello che permettevano il passaggio verso il mare. Una, vicina al fosso della controguardia sotto porta di Terra, era la “porta con suo ponte per lo scarico delle robe”. Un’altra, prossima alla ridotta reale del Ponticello, era “una porta per tirare in terra i bastimenti”.
La porta “per lo scarico delle robe” era stata dotata di un ponte che è dettagliatamente descritto dal governatore di Portoferraio, Mario Tornaquinci, nella nota dei lavori da lui fatti nell’anno 1696:
“…Ponte fuori di Porta di terra. Fatto un ponte di pietra con sei colonne per dar volta a’ vascelli e caicchi ,alla m.ma Porta fuori della Controguardia ,ove devono sbarcar le legne; e per venire a parlamento con i caicchi de’ bastimenti che non hanno pratica ,longo b 38 largo b 20…”
(“Nota di lavori di fortificazioni, et altri civili fatti da me Mario Tornaquinci nella città Presidio e Fortezze di Porto Ferraio cominciati l’anno 1688; 89:90:91;92;93:94 e 95. Miscellanea Medicea. Filza 464, Archivio di stato Firenze”)
Un bel ponte in pietra lungo metri 22 circa e largo metri 11 e mezzo circa.
Volendo indicare oggi dove era la muraglia con le due porte e il bel ponte di attracco per i bastimenti si può dire che il suo percorso coincide con quello della strada che partendo da piazza marinai d’Italia giunge alla salita che sale su verso il fornice che, negli anni novanta del secolo passato, è stato aperto perforando il muro del bastione della Cornacchia.
Questo percorso è ben visibile nella foto n 4 dove è inquadrata dall’alto la zona della banchina di alto fondale di cui si parla.
In questa zona, in una foto prima del 1920, anno in cui è stato colmato il fosso del Ponticello, è ancora presente la muraglia diventata luogo di parcheggio per barrocci. A quell’epoca era linea di delimitazione della piazza Umberto I.
In una foto dopo il 1920, la muraglia è ancora presente e dietro sono visibili imbarcazioni tirate a terra sulla spiaggia.
La primitiva ed antica vocazione di luogo dove si tirava in terra bastimenti si mantiene e continua con la nascita del “canterino“ nel quale si tiravano a terra bastimenti e barche per loro manutenzione e restauro.
Il “canterino“ è sopravvissuto al bombardamento della seconda guerra mondiale ma non alla costruzione della banchina di alto fondale in seguito alla quale è scomparso
.
Marcello Camici
Foto di copertina - Anonimo. PARTICOLARE della “Veduta di Portoferraio“ dipinto olio su tela intorno al 1705.
Foto 1 - Portoferraio. Banchina di alto fondale. Ciò che resta dell’inizio del fronte di attacco di mare :la faccia sinistra dell’opera del Ponticello con suo cordone.
Foto 2 - Portoferraio “Muraglia che attacca al fosso della Contro Guardia e arriva al Ponticello” Biblioteca Moreniana di Firenze, fondo Bigazzi.
Foto 3 - Portoferraio. Banchina di alto fondale .Zona di inizio del fronte di attacco di mare con la muraglia che partendo dalla faccia sinistra dell’pera del Ponticello si congiungeva alla controguardia sotto la porta di Terra.
Foto 4 - Portoferraio. Ridotta reale del Ponticello con ancora la porta medicea e il corpo di guardia, muraglia e piazza Umberto I prima del 1920.
Foto 5- Portoferraio. Zona del Ponticello dopo il 1920 quando il fossato è stato colmato la porta medicea eliminata e della ridotta Reale è rimasto parte del corpo di guardia da cui si diparte la muraglia.
Foto 6 - Portoferraio. In primo piano in basso sulla destra i locali del “cantierino” per manutenzione restauro natanti, in secondo piano, sullo sfondo, il complesso degli altiforni con ciminiere e gasometri in piena attività.