Il 20 ottobre prossimo ricorreranno i 110 anni dalla nascita di Mario Luzi, un gigante della poesia ermetica che ha percorso interamente tutto il ‘900.
Mario Luzi è stato docente, poeta, drammaturgo, critico letterario, traduttore e critico cinematografico. Più volte candidato al premio Nobel, mai inspiegabilmente ottenuto, in occasione del suo novantesimo compleanno fu nominato Senatore a vita della Repubblica Italiana, quasi come forma risarcitoria di un riconoscimento mondiale negato.
Tra Luzi e l’Elba c’è stato un forte legame: nel 1994 Luzi ricevette il Premio Internazionale Raffaello Brignetti per il suo “Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini” e in quella occasione conobbe Italo Bolano con il quale nacque subito una profonda intesa spirituale.
L’amicizia tra i due artisti si consolidò negli anni successivi, un’intesa tra parola e immagine che diede vita a numerose opere da parte dell’artista ebano e numerose partecipazioni agli eventi artistici di Bolano da parte del poeta fiorentino.
Di questo sodalizio artistico tra questi due illustri “figli” del ‘900 si parla nella nuova pubblicazione di Gianluca Bisso “LIBERTA’ E LUCE – L’incontro tra la poesia di Mario Luzi e la pittura di Italo Bolano”, che porta una prestigiosa Prefazione del Presidente della Regione Eugenio Giani e che sarà presentata sabato 28 settembre alle ore 17 alla Sala della Gran Guardia gentilmente concessa e grazie alla collaborazione tra la Libreria Mardilibri e la Fondazione Italo Bolano.
L’evento, infatti, si realizzerà nell’ambito del ciclo “Parole in clessidra – 45 minuti per presentare un libro” con il quale Mardilibri patrocina la conoscenza della letteratura ed invita ormai da anni i cittadini ad accostarsi ai libri.
Parteciperanno alla presentazione, oltra alla titolare di Mardilibri Silvia Bolano, la prof.sa Licia Baldi, Giampiero Palmieri e Alessandra Ribaldone.
Gianluca Bisso, pur nella sua giovane età, è già autore di numerosi saggi e volumi di poesie. Con questo volume vuole onorare la memoria di entrambi gli artisti uniti nella vita e nell’arte da una amicizia che travalica stili e tendenze.
Ricordiamo che Bolano ha dedicato a Mario Luzi il monumento che occupa la parte centrale dell’Open Air Museum Italo Bolano e che fu dal poeta inaugurato lo stesso giorno nel quale ricevette la Cittadinanza onoraria del Comune di Marciana Marina, nell’ottobre del 1996.
Nello stesso anno Luzi verga di suo pugno 13 acquerelli realizzati da Bolano e li “battezza” – come dice Bisso – con alcuni versi tratti dal suo “Viaggio” e con la firma apposta accanto a quella di Bolano. Dodici li titolò con i suoi versi ma con l’ultimo, molto espressionista e lirico, volle fare un omaggio all’Isola titolandolo “Libertà! Verso l’Elba”.
Sul lungomare di Marciana Marina sono collocate varie opere ceramiche dedicate da Bolano a Luzi, le prime due, le “Astrazioni elbane” inaugurate nell’estate del 2005 e che il poeta non poté vedere perché scomparso il 28 febbraio dello stesso anno, l’ultima collocata nell’estate del 2018, ultima opera pubblica di Italo posta nel “Museo Diffuso Elba” prima della lunga malattia che lo avrebbe condotto in altri lidi.
“Il prossimo anno – ha dichiarato la Presidente della Fondazione – anche a ricordo dei 20 anni dalla morte del Poeta, titoleremo ufficialmente a Mario Luzi il teatro del Museo, rinato a nuova vita con le rappresentazioni svolte negli ultimi due anni dalla “Compagnia delle Tisane”.
Appuntamento quindi a sabato 28 settembre alle ore 17 alla Gran Guardia per conoscere questo nuovo testo, frutto di una lunga e circostanziata ricerca nel quale però, nonostante il rigore delle citazioni, traspare l’ammirazione e l’emozione con i quali Gianluca si accosta sempre a questi due ormai storici personaggi.
Fondazione Italo Bolano