“E anche se è alba, qui dalla prua / il cielo si rabbuia e io cedo la strada / a un abisso leggero che pigia / un po’ alla gola, un po’ alle tempie”: sono alcuni versi tratti dall’ultimo libro di Angela Anconetani Lioveri Solo orizzonte (uscito per Controluna Edizioni di Poesia lo scorso giugno) che verrà presentato mercoledì 23 ottobre alle ore 18 presso la libreria La Tana Dei Sogni di Marina di Campo. Il paesaggio descritto, montano e marino, è quello dell’isola d’Elba, in particolare la costa e i sentieri di macchia mediterranea, all’interno del quale viene inserita una riflessione, nella forma della lirica amorosa, su amore, tempo e morte.
Anconetani Lioveri è autrice d’origine marchigiana che ha scelto l’Elba come propria patria elettiva. La sua ultima silloge d’altronde è stata interamente ispirata e scritta in territorio elbano, del quale si riscontrano echi della natura isolana: “Seduti su uno scoglio che ci dice chi siamo / i fiori, consenzienti, ancora freschi. / Camminiamo tra sentieri di ginepro, / giglio marino e macchia”. I versi della poeta trovano diretta ispirazione nelle vedute mozzafiato di quest’isola, ma sempre trattando la sostanza materica della propria ispirazione sotto l’angolo di incidenza della propria personale visione del mondo, una visione tragica e insieme patetica che insiste sull’ineffabilità del vivere e dell’amare: “Nulla può dire ciò che prova / un’anima dentro l’altra anima / un corpo fuso nella distesa d’azzurro”.
È una raccolta, questa di Anconetani Lioveri, che ha tra le proprie fonti d’ispirazione anche la poesia di Luigi Berti (1904-1964), nato a Rio Marina e patriarca della cultura elbana, autore di Elegia elbana (1955), Tramonto sull’Elba, Storie di Rio (Vallecchi 1958) e Calignarmata, pubblicata postuma nel 1965 con prefazione del poeta Premio Nobel Salvatore Quasimodo. Tra i temi che accomunano la poesia dell’esordiente a quella del celebre poeta elbano che ha cantato l’amore per la sua isola ci sono in primis le navi in arrivo, gli scogli, le nuvole, la battigia e la sua liminare posizione tra terra e mare.
“Questa mia umilissima silloge amorosa s’inserisce in un tempo storico in cui la poesia d’amore propriamente detta non ha più troppo diritto di accesso nel panorama contemporaneo, che lascia spazio ad altre urgenze”, riflette Anconetani Lioveri. “Cosciente del fatto che la mia non sia una poesia necessaria, Solo orizzonte vuole essere in parte un tentativo di resistenza che fa dell’azione stessa di scrivere un atto d’amore. Se in questa raccolta il bel paesaggio elbano mi ha dettato metrica e ritmo, l’amore ne ha descritto la melodia”. Per l’autrice la limitatezza dell’uomo si può superare dunque tramite l’amore e la poesia, che conferisce infinitezza allo spazio e dilata all’infinito il tempo della vita. Solo orizzonte è, infine, la storia di un prolungato e costante ritorno dal continente verso l’isola, correlativo oggettivo di una ricerca della felicità, di una speranza ancora possibile: “Ma quando intraprendi la lunga strada / verso il porto, il mondo allora risorge”.
Manuel Omar Triscari