Un pomeriggio quasi estivo ha regalato il clima ideale durante la passeggiata a Monte Cocchero ed il successivo ritrovo a San Piero per l'iniziativa organizzata dal Circolo Culturale La Macinelle e dal Museo Mineralogico Luigi Celleri, che hanno collaborato per la buona riuscita di un evento dedicato al megalitismo e alla valorizzazione del Museo Mineralogico di San Piero.
L'Elba sud occidentale è caratterizzata da una cospicua presenza di resti megalitici risalenti all'età neolitica, tale da rendere questa zona un vero museo a cielo aperto.
Paolo Nannini, fotografo e geografo, ex funzionario della Soprintendenza di Grosseto, è impegnato ora in un team che indaga il sito di Monte Leoni e da alcuni anni fa ricerca anche sul nostro territorio.
Nel primo pomeriggio di sabato 2 novembre lui ed Alessandro Trombetti, guida e operatore del Mum, hanno accompagnato un folto gruppo di iscritti alla passeggiata al Monte Cocchero, luogo in cui si trovano massi magalitici già indagati nel passato dall'archeologo Giorgio Monaco.
Dopo l'escursione al sito archeologico, il Mum ha aperto le porte ad una visita all'interno delle proprie sale, dove Alessandro Trombetti ha illustrato il patrimonio mineralogico del museo e le numerose attività di laboratorio dedicate alle scuole.
Piacevole break si è rivelata la degustazione di prodotti locali durante la merenda offerta dal Circolo Le Macinelle insieme all'azienda vinicola Allori.
L'adesione superiore alle aspettative ha successivamente portato i numerosi partecipanti a spostarsi di pochi passi dentro la chiesa di San Niccolò, poiché il numero troppo elevato dei presenti non permetteva di ospitare la proiezione delle fotografie e la conferenza sul megalitismo nel museo.
Paolo Nannini ha così coinvolto il pubblico con la sua grande passione per questa affascinante branca dell'archeologia, che negli ultimi anni sta portando molte sorprese in campo scientifico.
Il megalitismo, presente in molte parti d'Europa, è la testimonianza di antichi popoli protostorici che hanno lasciato una importante traccia di sé anche qui all'Elba, dove ancora ci sono ricerche da intraprendere ed interrogativi in attesa di risposta.
Nel frattempo, le tante domande dei presenti che hanno seguito questo incontro e le puntuali osservazioni di Angelo Mazzei dimostrano che la curiosità e il desiderio di conoscere sono uno stimolo forte ad intraprendere ulteriori indagini e studi sull'argomento.
Archeologia e museologia, quando siano vissute con passione da persone competenti ed impegnate seriamente nel proprio lavoro, non sono affatto argomenti cosiddetti di nicchia o poco popolari, anzi, rappresentano un grande richiamo per il pubblico molto interessato a queste cose, che potrebbero diventare una notevole risorsa per questo territorio, in una visione più ampia di un passato comune a molti popoli.
Foto di Roberto Barsaglini