“E’ possibile conquistare nuovi consensi per la nostra causa, che è quella della pace, della libertà, del lavoro e del progresso per la nostra civiltà”. Ultime parole dette da Enrico Berlinguer, leader del Pci quaranta anni fa, in un incontro pubblico, prima di essere colto dal malore. Poi sopraggiunse la morte.
La frase è riportata nel libro “L’Elba di Enrico” edito dalla Persephone, che dopo essere stato presentato più volte sull'isola, verrà illustrato a Colle Val d'Elsa il 15 novembre alle 17,30 presso la biblioteca comunale Braccagni.
L’autore, Danilo Alessi, sottolinea che: ”Nessuno ha raccolto l’eredità del leader di un periodo d’oro per la sinistra italiana”, e l'ex sindaco di Rio nell'Elba, figura di spicco della sinistra elbana, protagonista prolifico nella produzione letteraria locale.
Questo nuovo lavoro racconta due vacanze di Enrico Belinguer sull’isola, nel biennio ‘77/’78 e ancor prima, nel settembre 1957, fu all'Elba per la prima tappa del suo viaggio di nozze, trascorsa a Porto Azzurro.
Alessi accenna anche all’incontro con altri due noti personaggi della vita politica nazionale, Giorgio Napolitano e Pietro Ingrao, anche loro presenti all’Elba nello stesso periodo di Berlinguer, che partecipò alla Festa dell’Unità a Portoferraio nei giardini delle Ghiaie.
Il volume contiene anche un’ampia e inedita appendice fotografica su quei tempi. Alessi racconta nel testo anche della manifestazione organizzata dal partito comunista, il 24 agosto del 1977, al cinema Astra, che adesso non esiste più in piazza Cavour a Portoferraio. Partecipò Enrico e tutto il gruppo dirigente del partito locale e provinciale.
“E l’Elba degli anni ’70 non era più quella che Berlinguer aveva conosciuto vent’anni prima”, evidenzia Alessi. Turismo in pieno sviluppo e una situazione politica favorevole alla sinistra che, dopo un ventennio di dominio democristiano, era riuscita a conquistare gran parte dei Comuni dell’isola.
L'ex deputato Fabio Mussi, nella sua incisiva prefazione al testo, evidenzia che: “Il libro fa scoprire il vero Berlinguer. Veniva descritto come uomo triste, moralista d’altri tempi. Niente affatto. Enrico era curioso, voleva conoscere idee, persone, luoghi ed eventi”.
Un pezzo di storia locale che offre pure l'atmosfera umana, intima e familiare di un grande personaggio che ha segnato le vicende dell’Italia. Ha amato l’Elba e l’Elba lo ha amato.
L'autore non manca di riportare nel libro l'importante affermazione di Berlinguer, fatta nel 1981 in un'intervista di Scalfari espressa sul quotidiano La Repubblica.
La cosiddetta "questione morale" per la quale Berlinguer dichiarò che i malanni d'Italia stanno nella degenerazione dei partiti, ormai macchine di potere e di clientela con scarsa conoscenza dei problemi della gente, senza ideali e con sempre meno sentimenti e passioni. Sarà possibile porre rimedio a tale situazione negativa?
Stefano Bramanti