Il numero primaverile dello Scoglio è disponibile in tutte le edicole elbane con una serie di proposte interessanti, come quella che riguarda la storia dell’artista fiorentino Corrado Feroci, autore del monumento ai Caduti nelle Guerre in piazza della Repubblica a Portoferraio, che lo vuole dimenticato in Patria e osannato all’Estero.
La rivista intende celebrarlo nell’anniversario (1924) del suo definitivo trasferimento nel Siam, l'odierna Thailandia.
Alessio Zipoli ne ricostruisce le tappe essenziali. Franco Cambi fa luce su come avvenne il passaggio all’Elba, nella tarda età repubblicana, dall’attività mineraria alla pratica invece prettamente agraria negli appezzamenti terrieri, trasformando di fatto la sua economia.
Ilaria Monti invece ci fa conoscere Giorgio Ugolini, il carceriere di Benvenuto Cellini, nonché il titolare della chiesa di San Gaudenzio a Pianosa. Pochi conoscono la grotta degli eremiti a Montecristo.
Tatiana Segnini ricostruisce il primo insediamento del XIX secolo sull’Isola resa famosa da Dumas. Grassera fu veramente distrutta nel 1534? La domanda se l’è posta Francesco Stea.
Poi Francesco Varanini ricorda Marcello D’Arco, quando pitturava a Forte Inglese; Giampiero Palmieri analizza Domenico Riccardo Perretti Griva, fotografo all’Elba.
Antonello Marchese si sofferma a descrivere le scogliere e la marina elbana. Giuseppe Battaglini recensisce il libro di Eugenio Giani “Cosimo I dei Medici, padre della Toscana”.
Infine Manuel Oscar Triscari si dedica alla tradizione peschiera isolana e Romano Bartoloni ci disquisisce su chi fu il primo serial killer carcerato a Porto Azzurro.