La guerra?!
Che atrocità a Portoferraio, veniva quasi rasa al suolo da intensi bombardamenti per distruggere gli altiforni e tutta la città industriale.
Italo Bolano l'ha vissuta da piccolo, quando “giocava alla guerra” con le munizioni vere che trovava in un bosco, nascoste dai tedeschi.
Un giorno rimase in mezzo ad un'esplosione di tritolo per un calcolo sbagliato della miccia che doveva portare il fuoco al sacchetto di esplosivo.
Cambiò la pelle... fu curato a Magazzini dal noto prof. Spinelli.
Più tardi, davanti alla desolante visione dell'abbandono dei vigneti per la crisi dell'agricoltura del dopoguerra e delle macerie della cascina di San Martino, afflitto dalla presenza del padre gravemente ammalato di depressione, in mezzo alle sterpaglie, in un momento, come per riscattare queste immagini, Italo sognò un parco di piante e fiori meravigliosi.
Il sogno si è avverato, oggi dopo 50 anni tutto è rigoglioso: il “Giardino dell'Arte”, che Bolano chiamò inizialmente International Art Center, si compone di mimose, pini – che ormai non si abbracciano più – eucalipti e di un'infinita vegetazione mediterranea che crea angoli dove si può dipingere, pensare in un misterioso mondo del passato, idilliaco, e dove i monumenti si fondono in perfetta armonia con la natura stessa.
Qui Italo ha un suo studio estivo caratterizzato da elementi di mare che ha amato per tutta la vita, quel mare che ha il suo colore preferito... “Se mi togliessero il blu smetterei di dipingere”.
Attualmente espone tre opere a Berlino e si è parlato lungamente di lui in un'intervista su can. 78, con riferimenti ovviamente all'Isola.
Alessandra Ribaldone
Nelle foto:
- Uno dei viali di ingresso al Centro, che Italo decorò con fichi d'india e mimose, nel pieno splendore di questo mese di marzo
- Il podere abbandonato dove sorgerà il Centro – anni '60
- Italo Bolano fa da guida al pubblico in visita ai monumenti del Parco; si può notare il Sindaco Chiari, il prof. Marchese, la Signora Biancalani, già direttrice del Centro e il signor Berti, collaboratore di Bolano nella costruzione di parte dei monumenti – anni '90.