Non si sono ancora spenti i riflettori su Napoleone, che già l’Elba propone un altro appuntamento imperdibile.
Gli scavi archeologici di Aithale sono diventati un appuntamento molto atteso, grazie al lavoro costante e di grande interesse per la storia locale e per la nostra rada, tra le più importanti del mondo antico, ma anche per il coinvolgimento emotivo che questo gruppo è riuscito a suscitare all’isola d’Elba, una specie di gara del volontariato locale: l’isola infatti rappresenta un importante contesto d’indagine storica ed archeologica, e le scuole elbane, accolte con entusiasmo, rispondono con partecipazione sempre maggiore, dalle materne alle superiori.
Quest’anno ci sono tre novità di particolare interesse. La prima è un importante seminario: AITHALE, e quindi l’Elba, sarà presente martedì 6 maggio alle ore 15 alla Scuola Normale Superiore di Pisa, per offrire un aggiornamento sulle ricerche svolte e sullo studio dell’archeologia dell’isola e dei suoi protagonisti, finora scarsamente considerati. Il gruppo di ricerca ed il progetto Aithale nascono proprio con l'obiettivo di una ripresa sistematica delle indagini sulla storia dell'Isola d'Elba.
Degno di attenzione è l’approccio integrato, pluridisciplinare e sistematico di queste ricerche: Aithale non si isola, anzi, cerca e promuove l’interazione, lo scambio, la compartecipazione negli studi con incrocio di dati storici, archeologici, cartografici, ambientali e minerari.
La seconda novità è che sono aperte le iscrizioni per lo scavo di San Giovanni 2014, per continuare gli scavi in una fattoria romana nata in riva al mare, nella rada di Portoferraio, attorno al 100 a.C., in un sito fino a quel momento caratterizzato da un’intensa lavorazione dei minerali di ferro, che ogni anno viene chiuso, ricoperto di terra, in attesa di ulteriori finanziamenti, e che finora ogni volta è stato, fortunatamente, riscavato e riaperto.
La terza novità, dai risvolti innumerevoli, è la ormai prossima riapertura della Villa Romana delle Grotte, sotto la conduzione di tre giovani membri di Aithale, destinata a diventare uno dei primissimi musei della Toscana. La fattoria di San Giovanni rappresenta la pars rustica della soprastante Villa delle Grotte che, nell’età augustea, ospitò il poeta Ovidio prima della partenza di quest’ultimo per l’esilio nel Mar Nero. Si tratterà di una scommessa, che porge questo progetto sotto i migliori auspici, grazie alla peculiarità delle responsabili: giovani (sotto i trent’anni); qualificate (laurea e dottorato di ricerca sull’archeologia elbana); coraggiose (si trasferiscono adesso all’Elba, e per tutto l’anno); volonterose (si stanno rimboccando le maniche per risolvere i mille bisogni iniziali).
In allegato la locandina con il programma del seminario di Pisa, un evento a cui idealmente noi tutti dovremmo ispirarci, quando creiamo degli itinerari di qualità per noi stessi e per chi ci viene a visitare: le premesse per un’Elba di qualità ci sono tutte, sta a noi coglierle e riconoscerle.