Napoleone Bonaparte nella scalata al potere era sempre alla ricerca di ingenti risorse economiche che dovevano servire a mantenere la struttura dell’esercito di cui era generale. La Francia e la repubblica nata dalla rivoluzione di cui egli divenne primo console,da sola non ce la poteva fare a tirar fuori tutte queste risorse e la strategia era allora quella di sottoporre i territori conquistati a tassazione.L’Elba come tutti sanno ha avuto col Bonaparte un posto nella storia quando l’imperatore vi fu esiliato nel 1814.Ma ancora prima di questo episodio l’Elba ebbe rapporti con Napoleone in veste di primo console della repubblica neonata dalla rivoluzione. Correvano i primi anni dell’ottocento quando accadde che l’isola divenne parte integrante della territorio della repubblica francese e fu sottoposta a tassazione.Ciò comportò anche che talvolta gli abitanti delle terre sottomesse si ribellassero alle gabelle ma ovviamente inutilmente perché la risposta del generale era feroce. Un aspetto poco noto e poco conosciuto quello delle “tasse napoleoniche” che ho voluto approfondire con una ricerca di documenti d’archivio relativa alla tassazione delle merci che entravano in Portoferraio durante il periodo in cui l’isola fece parte integrante della repubblica francese.