Le terre dell’Elba sono pervase di misticismo e talvolta accadono fatti realmente straordinari. Non molto tempo fa, nel versante orientale, il cosiddetto centrosinistra è riuscito a perdere un’elezione rifiutandosi di sostenere una candidata che avrebbe potuto vincerle per sostenere un candidato che sicuramente le avrebbe, come poi è successo, perse, ma questa è acqua passata.
Recentemente, per rimanere nella zona, come documentato dal quotidiano Il Tirreno, un comunicato della novella Giunta di Rio nell’Elba informava i lettori dell’avvenuta pulizia della spiaggia di Zuppigliano, e fino a qui l’operazione, pur risultando encomiabile, non si può dire manifestasse straordinarietà particolari visto che con frequenza almeno annuale vari volontari hanno provveduto nel passato alla bisogna.
Il comunicato tuttavia, con sottile ma forse involontaria perfidia, ci informava anche, come se si trattasse di cosa straordinaria, del fatto che alcuni dipendenti comunali in ferie avevano di buon grado partecipato alla rimozione del sudiciume. La notizia fa supporre che il volontariato non rientrasse nel periodo precedente fra le abitudini dei sopraddetti e suggerisce che l’influsso esercitato dai nuovi amministratori sia stato tale, sia pur in così breve tempo, da indirizzare sulla retta via anche soggetti che, secondo calunniose voci di sentina, mai si erano dimostrati particolarmente vocati ad attività lavorative, men che meno se prestate gratuitamente.
Se così fosse ci sarebbe da rallegrarsene e cogliere l’occasione per produrre un terzo avvenimento miracolistico. La possibilità di raggiungere da terra la spiaggetta delle Secche era stata dalla precedente Giunta rinviata sine die a causa dell’impraticabilità del sentiero un tempo esistente. La passata amministrazione, a corto, a suo dire, di fondi, aveva invitato il volontariato a farsi carico dell’impresa senza tuttavia convincere nessuno. Se l’attuale giunta riuscisse, o tramite un classico stanziamento di fondi o attraverso la pura forza persuasiva nei confronti di volontari di dipendenza sia pubblica che privata, a rendere nuovamente agibile la spiaggia che al momento appare di fatto privatizzata dimostrerebbe al di là di ogni ragionevole dubbio la sua natura trascendente, in grado di rendere tangibile una realtà che, almeno per ora, sembra confinata nel mondo dei sogni.
Il Vice Bagnino del Volterraio