Non vi chiamo "imbecilli" perché deriva da imbelli (quindi pacifisti) e non ho intenzione di farvi quello che per me è un complimento, non vi chiamo "cretini" perché deriverebbe addirittuta da "cristiani" ed io, per quanto agnostico, non lo riterrei offensivo, anzi. Ugualmente non vi posso definire "barbari" che in orgine solo "stranieri" significava, e barbaro è quindi chiunque (noi compresi) solo si trova in una terra diversa dalla sua, e neppure di "villani" o "cafoni" posso darvi perché semplicemente "agricoltori" significa, e curare la terra è un titolo di merito.
E allora cosa dire a voi, che avete colto l'occasione di una catastrofe per dire che bisogna dragare i corsi d'acqua (senza sapere niente di idrodinamica, geologia e/o scienze collegate) i fiumi e torrenti, che si rendono invece meno pericolosi solo creando aree di espansione ed evitando di immutandarli in opere cementizie che li velocizzano con effetti devastanti, opere che prima o poi l'acqua peraltro si rimangerà?
Che dirvi sapendo che il vostro retropensiero è: "dragare quindi disporre di ghiaia e sabbia a volontà, da vendere lucrosamente, per costruire, per occupare e consumare altro territorio"?
Che dirvi sapendo che ciò che vi prefiggete finirà per peggiorare le condizione del Paese e del pianeta e renderà più disastrose le tempeste prossime venture?
"Smontati" gli epiteti di cui sopra, né barbari né imbecilli posso dire a voi, che state segando il ramo su cui poggiate il sederino.
Pazienza... mi toccherà chiamarvi
TESTE DI MINCHIA
firmato
Un ambientalista da camera per raggiunti limiti d'età