Gino: Alfredo, bongiorno, vieni, annamo d’Arcangelo che t’offro da be’.
Alfredo: no pe’ carità! È da un po’ di giorni che c’ho un’acidità di stomaco che mi leva di sentimento.
Gino: l’hai preso il mentaprazolo? A me mi fa bene.
Alfredo: volevi di’ il pantaprazolo? Sì l’ho preso, ma ancora ‘un m’ ha fatto effetto. Comunque mettemoci un po’ a sede’ che dar baretto si po’ vede’ qualcosa. Piglierò ‘na brioscia.
Gino: o che devi vede’?
Alfredo: mi’, mi’ sta passando ir Marini che va in Comune. Boia dé, mi sembra proprio incazzato, ‘un l’ho mai visto così!
Gino: Sì è vero. Dé è serio sì, se potesse, il Ferari lo inforcherebbe. Tempo addietro l’ha levato la carica di Vice Sindaco e ora ha mandato a casa quelli della Cosimo de’ Medici. Ir Marini della Cosimo n’ha sempre parlato tanto bene. E poi uno dell’amministratori, è un su’ amico.
Alfredo: Tante cose, invece, secondo il Ferari, ‘un sarebbero state fatte a modo; la situazione finanziaria sembra che ‘un sia pe’ nulla a posto. E siccome lui è ir Sindaco, se ‘un prende provvedimenti ci potrebbe rimette le penne. E così s’è deciso di nomina’ un Commissario che è un commercialista di Piombino. La mossa der Ferari, insomma, il Marini ‘un l’ha digerita. Ora staremo a vedé cosa succede.
Gino: mi sa, però, che te ‘un sei aggiornato sur Commissario. Lo sai che dopo poco ch’è stato nominato, ha detto ar Sindaco che ‘un accetta l’incarico? Ancora ‘un si sa bene pecché. Pe’ me ha sentito puzza di bruciato. Quelli der Consiglio d’ amministrazione so’ incazzati e vogliono sta’ al loro posto. Il Marini, andato in bestia, ha fatto un gruppo consiliare pe’ conto suo insieme a un artro. Ha detto che continuerà a sostene’ il Ferari, ma dé lo voglio vedé. Intanto ha preso le distanze e poi vai a sape’ quello che studiera’ da qui a quando ci saranno l’elezioni. Da’ retta, è già cominciata la guera ner centrodestra pe’ conquista’ la carica di Sindaco.
Alfredo: è vero. Ir Marini si vole certo ripresenta’ e questa vorta si ricandida pe’ fa’ il Sindaco, col cacchio che si rimette cor Ferari! Der Commissario che se l’è svignata ‘un lo sapevo. Certo dé ora è un ber casino. La maggioranza ‘un c’è più. Prima se n’è andata l’avvocata Brandi, poi il Nura. Ora mi dici che ha mollato anco ir Marini co’ un artro Consigliere. E so’ 4. Se si mettono d’accordo co’ 5 consiglieri di minoranza sai quante vorte possono da’ in capo ar Sindaco.
Gino: povera Portoferaio com’è messa male! ?’Un avevo mai visto ‘na situazione di merda così. O ‘un farebbero una bella cosa a andassene tutti a casa prima della scadenza? Se venisse un Commissario prefettizio farebbe meglio di loro.
Alfredo: eh, ‘un è mica una brutta idea! Co’ quel lavoro c’hanno fatto in Via Senno, che passerà alla storia delle favate commesse dar Comune, hanno anco trovato ir modo di fassi ricorda’.
Gino: o che lavoro?
Alfredo: quer marciapiede ch’hanno fatto tra la scalinata che dalla banchina dell’arto fondale ti porta in Via Senno e il fornice di porta a tera, quello da dove escono le moto e le macchine, anche abbastanza arezzate. Alla faccia della sicurezza de’ pedoni! Vorrei sapé chi l’ha avuta questa pensata. ‘Un credo che sia stato ir Bertucci che oltre a esse’ stato promosso Vice Sindaco ar posto del Marini è anco addetto al traffico. Tutto si po’ di’ di lui, ma pe’ me è un ragazzo sveglio.
Gino: Sveglio posso esse’ d’accordo co’ te, Alfredo, ma chiamallo ragazzo ‘un mi sembra il caso. Ho sentito di’ che quest’anno so’ 500 anni da quando è nato Cosimo de’Medici, quello che fece costrui’ Portoferaio e la chiamò Cosmopoli. Co’ quer marciapiede gl’hanno fatto proprio un bel regalo!
Alfredo: chissà che giramento di coglioni ci deve avé povero Cosimo a vedé, all’ingresso della su’ città, ir novo marciapiede e quel troiaio della Gattaia.
Gino: e a vede’ quello che ti combinano alla Biscotteria. ‘Un si po’ nemmeno di’ che so’ “una banda di pellegrini” pecché, ormai, la banda ‘un c’è più.
Alfredo: s’è fatto tardi. Semo stati a sedé, Gino,ma ‘un s’è consumato nulla.
Gino: va bè, ‘un ti preoccupa’. Arcangelo ‘un ci fa caso. Pe’ noi anziani c’ha sempre un occhio di riguardo.