Come era abbondantemente prevedibile all'indomani del venerdì ambientalista e dello straordinario successo partecipativo globale che ha riscosso, si sono scatenati (soprattutto sui social) i benaltristi, i complottisti, i retropensieristi. C'è tutto un fiorire di "dubbi" sulla genuinità delle intenzioni di chi ha promosso le manifestazioni, dello stesso agire della ragazzina svedese diventata il simbolo di questa campagna, insinuazioni sulla spontaneità dei suoi gesti, sul ruolo della sua famiglia etc.
Quando il dito indica la luna lo stupido guarda il dito.
Pur ammettendo (e niente affatto concedendo) che ci sia una componente di marketing in tutto ciò, quale è - avrebbe detto un mio antico maestro - la notizia?
La notizia è che si sta mettendo in moto su scala planetaria qualcosa di nuovo e dirompente, un'ondata di una tale potenza da far sentire i suoi effetti perfino qui tra noi nella culturalmente, politicamente paludosa isoletta verde e blu.
Ieri in piazza ho visto e ascoltato tanti, tantissimi, ragazzi testimoniare da protagonisti, ho sentito parole di straordinaria saggezza e di equilibrio pronunciate da adolescenti molto più informati e coscienti di chi li ha preceduti sulla crosta della terra.
Mi sono allontanato quando la piazza era ancora rumorosa e festosa, dopo ore, ed hanno iniziato a tornarmi i versi di una poesia letta quando avevo più o meno l'età di questi "grandi" ragazzi:
È ragionevole, chiunque lo capisce: è facile.
Non sei uno sfruttatore, lo puoi intendere.
Va bene per te, informatene.
Gli idioti lo chiamano idiota e, i sudici, sudicio.
È contro il sudiciume e contro l'idiozia.
Gli sfruttatori lo chiamano delitto.
E' vero, chi aveva espresso originariamente questi concetti, quasi un secolo fa - un signore tedesco chiamato Bertold Brecht - si riferiva ad altro, esternava la sua visione (utopica) di un comunismo prodotto dalla fratellanza dalla giustizia e dalla libertà degli umani, tuttavia potremmo declinare il suo racconto in versi dedicandolo al pensiero ambientalista, a questi ragazzi ed al loro impegno, su quello che sarà il fronte principale del confronto politico, per i prossimio anni e decenni, la salvezza della terra e del loro futuro.
E' ragionevole chiunque lo capisce è facile...