Gabbiano: Sig.Granduca come vede il centro storico di Portoferraio oggi? Ha perso un po’ dello smalto che aveva ai suoi tempi quando si chiamava Cosmopoli?
Cosimo: Accidenti, se lo ha perso! Con i bombardamenti dell’ultima guerra e grazie a tutto quello che è stato costruito sopra, sotto o addosso ai bastioni.
Gabbiano: In qualche caso le bombe si può dire che sono state “intelligenti”, basti pensare all’edificio costruito sopra la Porta a terra.
Cosimo: E’ vero, ma ci voleva che fosse caduta dal cielo qualche altra bomba. E poi nel settecento, nell’ottocento quante abitazioni sono state costruite addirittura sopra i bastioni lungo la Calata, nella zona del Grigolo fino al Forte Stella. Insomma la mia Cosmopoli o per colpa dei bombardamenti o per colpa delle Amministrazioni comunali e della Soprintendenza è stata abbastanza rovinata.
Gabbiano: A proposito della Soprintendenza, sul restauro della Gattaia cosa mi dice?
Cosimo: Guardi dove c’è la Gattaia c’era un piccolo bastione, chiamato delle Fascine che col tempo, per ragioni militari, era stato completamente distrutto. In sostanza non esisteva più. Allora non era meglio buttare giù quei brutti manufatti che avevano costruito i militari e farci un bel giardino?
Gabbiano: O un bel parcheggio, a più piani, per le macchine e le moto dei turisti che vogliono visitare il centro storico .
Cosimo: E no, diamine! Un parcheggio appoggiato proprio al bastione della Cornacchia, no! Sarebbe una enorme cazzata come tutte quelle combinate fino ad oggi. I parcheggi per chi vuole venire a vedere quello che resta della mia Cosmopoli, fateli da altre parti. All’interno della ex Caserma della Guardia di Finanza, al porto dietro l’ex Hotel Residence, nella zona del nuovo ospedale e anche a S.Giovanni e da lì portate in centro la gente con la barca del Chicchero. Il traffico delle macchine dentro Cosmopoli va scoraggiato, va ridotto. Sono anni che non riuscite a capirlo!Tanti Sindaci lo hanno promesso ma poi non hanno combinato niente. L’ultimo, quel Mario che mi sembrava tanto un bravo ragazzo, diceva di voler far rivivere Portoferraio, ma alla fine che ha fatto?
Gabbiano: Ma ora il nuovo Sindaco……..
Cosimo: Senta, ad essere sincero, sono un po’ pessimista. Non sarà che farà come tutti gli altri?
Gabbiano: Ha detto che vuole far rinascere Cosmopoli……….
Cosimo: Un po’ presuntuosetto il vostro nuovo Primo cittadino. Comunque lo voglio prendere in parola. Aspettiamo almeno “nove mesi” per sentire il primo vagito di una città che da un po’ di tempo sembra morta ( azzeccato il nome che le è stato affibbiato di Mortoferraio) e speriamo che, dopo i primi vagiti, cominci a crescere bene, anche piano piano, ma bene.
Gabbiano: Ma Lei, quando costruivano Cosmopli, qualche volta è venuto all’Elba?
Cosimo: Come no! Ricordo che venivo quando a Firenze d’estate faceva un gran caldo. Insomma posso proprio dire di essere stato uno dei primi turisti. Andavo spesso a fare il bagno al Grigolo, insieme al Camerini, l’architetto che ha progettato e diretto i lavori delle fortezze, che stava in piazza Padella. Andavo anche alle Viste o in quella spiaggetta che c’è sotto la Villa dei Mulini, la misera reggia che si fece costruire quel borioso di Napoleone. E a proposito di Napoleone questa gliela devo proprio dire, è già un po’ d’anni che ce l’ho sullo stomaco: i due scogli neri che si vedono da quella spiaggetta li ho chiamati io per la prima volta “i due fratelli” mica Napoleone, come hanno scritto certi storici.L’empéreur, insomma, m’ha copiato!
Gabbiano: Quella dei due scogli, chiamati per la prima volta da Lei “i due fratelli “ e che i portoferraiesi chiamano i “dufré” con un francese strapazzato, non la sapevo. Mi farò cura di farlo presente al Pofessor Battaglini e all’Architetto Balestrini che in questi giorni la ricordano tanto. Grazie signor Granduca per questa intervista
Cosimo: Bene, a risentirci, se avrà bisogno………….
Gabbiano: ma come faccio? Lei non ha mica un indirizzo di posta elettronica o un cellulare?
Cosimo: tutta roba ultra moderna. Mi mandi un messaggio con un colombo viaggiatore, come si faceva ai miei tempi. L’indirizzo è “ A Cosimo de’Medici nell’aldilà”. Stia tranquillo che mi arriva, mi conoscono tutti, anche perché sto facendo un sacco di affari con la banca che S.Pietro mi ha consentito di fondare.
Gabbiano: va bene. Allora vedrò se alla Colombaia c’è ancora uno dei quei colombi che usavano i militari.
Cosimo: Altro bel troiaio quella Colombaia, costruito negli anni ’30 in bella vista sopra un bastione che guarda verso la spiaggia delle Viste e che purtroppo, durante la guerra, una bomba intelligente non l’ha buttato giù.